(DIRE) Roma, 12 dic. - Tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno concordato di cercare di raggiungere una copertura sanitaria universale (UHC) entro il 2030, come parte degli obiettivi di sviluppo sostenibile. E il 12 dicembre sarà l'occasione per riflettere su come raggiungere l'obiettivo visto che si celebrerà proprio la Giornata mondiale per la Copertura sanitaria universale, ovvero l'accesso ai servizi sanitari essenziali di qualità; sicuri, efficaci e convenienti a livello di farmaci essenziali e vaccini e protezione dai rischi finanziari.
Il fatto è che l'obiettivo è ancora lontano. L'Oms rileva come almeno 400 milioni di persone non hanno accesso a livello globale ad uno o più essenziali servizi sanitari. E ogni anno 100 milioni di persone sono spinte nella povertà e 150 milioni di persone soffrono la catastrofe finanziaria a causa della spesa out-of-pocket sui servizi sanitari.
Una spesa out of pocket che in media rappresenta circa il 32% della spesa sanitaria di ciascun paese.
Per l'Oms l'obiettivo è quindi "garantire un accesso equo richiede una trasformazione nel modo in cui i servizi sanitari sono finanziati, gestiti e consegnati in modo che i servizi sono concentrati intorno ai bisogni delle persone e delle comunità".
Ma servirà pure più personale. "Più di 18 milioni di operatori sanitari supplementari saranno necessari entro il 2030".
(Wel/ Dire)