(DIRE) Roma, 9 dic. - "La preoccupazione sul futuro c'è, anche perché la sanità stava già vivendo un momento difficile...". Risponde così Roberta Chersevani, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, interpellata dall'agenzia Dire in merito alle conseguenze che l'attuale situazione di instabilità politica potrebbe avere in campo sanitario.
"L'altro giorno presso la commissione Sanità del Senato- racconta- siamo stati auditi sui Lea, che da moltissimi anni attendono un aggiornamento, con scarso entusiasmo da parte nostra e con perplessità da parte dei singoli senatori presenti. E questo proprio perché non abbiamo chiaro quale possa essere il percorso di alcuni decreti legislativi, che non sono riusciti a raggiungere la fine".
Prosegue Chersevani: "So che i miglioramenti che si volevano proporre nell'ambito della sanità, con qualche nuovo emendamento, non è stato possibile presentarli; quindi è un momento difficile per tutti quanti noi e in generale per la sanità. E questo facendo riferimento soprattutto al decreto sui Lea". Per la presidente FNOMCeO c'è preoccupazione anche per il decreto sulla responsabilità del personale sanitario: "Speravamo molto che riuscisse ad essere portato al suo naturale compimento- sottolinea- e questo, per lo meno fino ad oggi, non è stato possibile. Il decreto era quasi alla fine del suo percorso e da parte nostra c'era una speranza che non abbiamo visto realizzarsi".
C'è poi un altro decreto legislativo che riguarda i medici, quello relativo al riordino degli ordini professionali: "Questo decreto può essere importante per noi- dice Chersevani- soprattutto se pensiamo che la legge istitutiva più recente risale al 1946 e quindi è molto datata. Anche da questo punto di vista, insomma, la preoccupazione c'è".
Racconta ancora all'agenzia Dire la presidente FNOMCeO: "Ho sentito alcuni colleghi delle organizzazioni sindacali e anche da parte loro c'è preoccupazione e perplessità. Noi come classe medica stiamo vivendo con difficoltà per il disagio della professione, per l'età media dei colleghi, che è abbastanza elevata, e per una mancanza di turnover".
Il progresso, secondo Chersevani, porta a far sì che ci siano "più possibilità di diagnosi- aggiunge- ma in questo momento c'è una sorta di squilibrio tra quello che possiamo offrire e la richiesta da parte dei pazienti che viene spontanea ed è anche giusto seguire, ovviamente con i criteri di appropriatezza che fanno parte della nostra professione. È chiaro che i fondi ci devono essere e da questo punto di vista non possiamo fare sconti".
Chiederete un incontro al ministro Lorenzin per fare il punto sulla situazione? "Ho lasciato 'tranquillo' il ministro in questi giorni- risponde la presidente FNOMCeO- anche perché immagino ci siano effettivamente tante altre problematiche che devono essere gestite. La prossima settimana noi abbiamo un Consiglio nazionale, il che vuol dire la riunione di tutti i presidenti di ordine provinciale e, prima di quella data, spero di poter avere qualche dato più recente. Ma spero anche che la stessa politica- conclude infine Chersevani- abbia qualche altra informazione da poterci dare".
(Cds/ Dire)