(DIRE) Roma, 21 apr. - "La corruzione è legata al genere umano, esiste nel nostro mondo come negli altri, ma una cosa è certa, la corruzione non è del medico che si fa corrompere. Ho sentito dei dati su medici che si fanno pagare le visite e altre cose, ma chi li ha forniti questi dati, da dove arrivano per parlarne in maniera così eclatante? Forse sarebbe il caso, stando a quanto scoperto e accertato in questi anni, di parlare della corruzione legata alle gare di appalto, alle strumentazioni comprate e mai utilizzate, non di altro". Così Roberto Lala, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del convegno 'Decreto appropriatezza tra assistenza sanitaria ai cittadini e responsabilità dei dirigenti e operatori sanitari', che si è svolto questa mattina nella Capitale presso la sala conferenze dell'Omceo Roma, e a cui ha partecipato anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il riferimento è alle parole del sottosegretario all'Istruzione, Universita' e Ricerca, Davide Faraone, che nei giorni scorsi aveva diffuso un comunicato in cui parlava di "2 milioni di italiani che hanno pagato 'bustarelle' per ricevere favori in ambito sanitario e di 10 milioni che hanno effettuato visite mediche specialistiche in 'nero'".
"Eliminare o ridurre al minimo la corruzione è un atto dovuto di qualsiasi Paese civile- ha aggiunto quindi Lala- Mi auguro però che nessuno parli, magari in un attimo di disattenzione, dando dati su possibili agevolazioni all'interno del sistema per fare visite o altro, senza fornire poi da dove vengono certi numeri. Mi sentirei profondamente offeso come medico e in ragione di tutti i medici che rappresento ma anche di quelli che non rappresento, di tutti i medici italiani".
(guarda il video di Lala) (Wel/ Dire)