(DIRE) Roma, 20 apr. - "Contro la corruzione abbiamo pensato ad una serie di misure e lo abbiamo fatto in collaborazione con il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, ma ancora prima siamo intervenuti con il Patto della salute dal punto di vista organizzativo e programmatorio. Questo perché io sono convinta che il vero modo per sconfiggere la corruzione in sanità è quello dell'organizzazione e della trasparenza: più i dati sono conosciuti e scandagliati, più possiamo entrare all'interno di ogni singolo reparto e di ogni singola struttura sanitaria nazionale, più noi possiamo sconfiggere quei comportamenti che danno adito o ad una malasanità oppure a fenomeni di corruzione". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervendo alla sesta edizione del Salone della Giustizia a Roma presso il Salone delle Fontane all'Eur.
"La domanda- ha proseguito- ora è: c'è la sanità in corruzione? Eccome se c'è, è la verità, basta vedere le cronache. Quello che mi consola è che, rispetto ad altri ambiti della pubblica amministrazione, nella sanità essendo così dettagliata e conosciuta la spesa sanitaria chi ruba viene beccato, è solo una questione di tempo. I malfattori, chi prima e chi dopo, vengono tutti presi. Con il Patto della salute, infatti, noi abbiamo sempre una maggiore conoscenza di come vengono spese le risorse, grazie a semplici algoritmi che ci segnalano l'allerta. Oltre al fatto che è cresciuta la sensibilità sociale su questo tema".
Ha aggiunto Lorenzin: "Rispetto al nostro Pil spendiamo poco- ha sottolineato- solo il 6,6%, eppure è un grande sforzo per il nostro sistema sanitario. Così ogni euro che viene distolto da quel fondo impedisce a qualcuno la possibilità di avere accesso a una cura che cambia la sua vita e a volte lo fa morire. Chi ruba, quindi, sta togliendo una cura ad una persona che rischia di morire. Per questo le misure di controllo e di verifica devono essere accurate".
"Contro la corruzione ora facciamo anche un passo in piu': insieme al presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, abbiamo infatti avviato una task force per monitorare l'attuazione del piano anti-corruzione, che presenteremo giovedi' 21 aprile durante una conferenza" ha poi annunciato Lorenzin.
"Chi pensava che il piano rimanesse sulla carta- ha proseguito- ha sbagliato, perche' noi abbiamo intenzione di andare a controllare struttura per struttura per fare in modo che questo piano sia vivo".
Nel percorso di riorganizzazione della sanita', ha aggiunto ancora Lorenzin, "abbiamo incontrato il presidente Cantone e insieme abbiamo cercato di collaborare per realizzare una sezione dedicata alla corruzione, con l'ottica di prevenire tutte le forme anti-corruzione, dovute a volte alla mala gestione e al dolo, altre volte alla colpa. Molto spesso non c'e' neppure consapevolezza, da parte di chi per esempio fa il medico, di una cultura generale giuridica. Per questo abbiamo individuato un referente per la corruzione in ogni struttura e su quello abbiamo iniziato a lavorare su una serie di azioni- ha concluso il ministro della Salute- per prevenire tali fenomeni".
CANTONE: "CORRUZIONE NEL SETTORE DELLA SANITÀ È ANCORA PIÙ ODIOSA" - "È evidentissimo che la corruzione in sanita' e' molto piu' odiosa rispetto alla corruzione che c'e' in altri comparti, perche' in questo settore c'e' in gioco la salute delle persone". Lo ha detto il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, intervenendo alla sesta edizione del Salone della Giustizia, a Roma presso il Salone delle Fontane all'Eur.
"Il punto e' capire come si puo' evitare la corruzione- ha proseguito- perche' le indagini arrivano ovviamente gia' 'a babbo morto', o meglio, quando qualcuno si e' gia' arricchito e quando il sistema si e' gia' incancrenito. Per questo abbiamo la necessita' di lavorare con un minimo di anticipo".
Ha aggiunto Cantone: "Credo moltissimo nel tentativo fatto insieme al ministero della Sanita' ed Agenas, cioe' quello di provare a mettere in campo un piano di prevenzione della corruzione che non sia semplicemente carta. Per questo abbiamo fatto studi approfonditi, abbiamo individuato tutti i settori, abbiamo fatto una mappatura dei rischi e abbiamo dato anche delle indicazioni su come si puo' intervenire sui singoli settori.
Credo quindi che la strada giusta sia quella di responsabilizzare il sistema e di mettere in evidenza che all'interno del settore sanita', fra i medici, gli infermieri e i manager, ci sono anche professionalita' che non sempre sono state valorizzate- ha concluso Cantone- e che non vanno tutte criminalizzate".
"SETTORE TRA PIÙ CORROTTI, MA C'É PARTE SANA" - "Il settore della sanita' e' certamente uno dei piu' corrotti, ma c'e' anche tutta una parte assolutamente sana che dobbiamo essere in grado di motivare per migliorare il settore, altrimenti perdiamo una grandissima occasione. Noi ci crediamo e proveremo a metterlo in campo" ha aggiunto Cantone.
"Nessuno- ha poi proseguito- puo' pensare che nel giro di poco tempo il trend possa invertirsi, perche' sono fenomeni che hanno bisogno di tempo, ma per la prima volta forse si sta provando a mettere in campo non il solito piano della sanita', che serve a tagliare o a razionalizzare risorse, ma un piano che aiuta ad evitare che qualcuno mangi sulla sanita'".
(Wel/ Dire)