(DIRE) Roma, 18 apr. - Migliorano gli esiti degli interventi negli ospedali di Roma e del Lazio. E' quanto emerge dal Programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari 2016 presentato oggi dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, alla presenza del sub commissario, Giovanni Bissoni, e del responsabile della Cabina di regia, Alessio D'Amato. Notevoli passi avanti negli interventi per la frattura del collo del femore e una riduzione dei parti cesarei primari, frutto della razionalizzazione delle strutture che registravano meno di 500 parti l'anno.
FRATTURA DEL COLLO DEL FEMORE - Nel periodo tra il 2013 e il 2015 la proporzione di interventi per fratture del collo del femore in pazienti anziani eseguite entro due giorni e' aumentata, passando dal 41% al 54%. Si registra pero' una eterogeneita' tra le strutture di ricovero. Tor Vergata, l'ospedale di Grassi di Ostia e l'ospedale di Rieti hanno raddoppiato la proporzione di interventi effettuati entro due giorni, mentre l'ospedale di Civitavecchia e' peggiorato.
ANGIOPLASTICA CORONARICA - La proporzione di angioplastica primaria, intervento salvavita nel caso di infarto acuto, e' aumentata a partire dal 2013, passando dal 35% al 45% del 2015. Si riscontra pero' una eterogeneita' tra le strutture, con una propozione che varia dal 77% al 14%. Risultano 10 ospedali su 32 che nel 2015 non raggiungono il volume di 250 interventi annui, soglia minima che garantisce i migliori esiti. La mortalita' a 30 giorni dopo un ricovero per infarto acuto del miocardio e' diminuita nel 2015 (8%) rispetto al 2013 (9%).
ASPORTAZIONE DELLA COLECISTI - La proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni e' aumentata nel 2015, passando dal 61% del 2013 al 72%, ma nonostante questo si rileva una evidente eterogeneita' dei risultati tra le strutture. Le dimissioni post intervento entro i 3 giorni variano da un minimo del 12% a un massimo del 98%.
RIDUZIONE PARTI CESAREI PRIMARI La proporzione di cesarei primari mostra una riduzione nel 2015 con un valore parti al 27,7% (per la prima volta inferiore al 30%). Questa riduzione ha evitato a circa 700 donne un parto cesareo potenzialmente inappropriato.
Anche in questo caso l'eterogeneita' tra le strutture e' evidente, con proporzioni che variano dal 16% (ospedale Santa Maria Goretti di Latina) al 39% (ospedale Vannini).
"Finalmente ci siamo: migliorano sensibilmente le qualità delle cure, calano i parti cesarei e c'è finalmente un segnale di controtendenza grazie alle scelte che abbiamo fatto". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, illustrando i dati del Programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari 2016.
"Aumentano del 13% le operazioni al collo del femore entro due giorni, una tempistica fondamentale per fare meno riabilitazione e far soffrire di meno le persone- ha spiegato- Aumentano del 10% le operazioni fatte entro novanta minuti di angioplastica coronarica, fondamentale per salvare le vite delle persone.
Insomma tutte tendenze di dati sulla salute che finalmente ci dicono che il Lazio sta cambiando e migliorando la qualità delle cure. E' molto importante che tutto ciò stia avvenendo mentre il disavanzo sanitario cala e la spesa è sotto controllo".
(Wel/ Dire)