(DIRE) Roma, 8 apr. - "L'Ordine dei medici di Roma, attraverso la commissione 'Maternità e infanzia' attiverà uno screening neuroevolutivo 0-24 mesi con i pediatri di famiglia, utilizzando le schede di valutazione realizzate dall'equipe di esperti dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) per garantire l'individuazione precoce degli indicatori di vulnerabilità dello sviluppo neuropsichico nei primi due anni di vita del bambino". Lo rivela, all'agenzia Dire, Claudio Colistra, pediatra e segretario dell'Ordine provinciale di Roma dei medici, chirurghi e degli odontoiatri (Omceo), che aggiunge: "Questo progetto permetterà ai pediatri di intervenire nelle tappe neuroevolutive attraverso i bilanci di salute a 3-6-9-12 e 24 mesi e quindi arrivare anche ad una identificazione precoce dell'autismo".
Come Ordine dei medici "la nostra intenzione è coinvolgere la Regione Lazio- prosegue il pediatra- purtroppo la chat per rilevare l'autismo, prevista nella convenzione regionale e nazionale per la Pediatria di famiglia, non è ancora applicata nella nostra regione. Ci dobbiamo attivare con la Regione Lazio, ormai è giusto il momento di coprire questo gap".
Ritornando sullo screening neuroevolutivo, Colistra spera di "definire il progetto entro maggio", però mantenendo "ferma l'attenzione anche sull'alternativa istituzionale".
A Roma e provincia abbiamo circa "450 pediatri di libera scelta- fa sapere il segretario- basterebbe partire anche con 100 pediatri per raggiungere centinaia di bambini da 0 a 3 mesi e poi seguirli nelle varie tappe successive".
L'autismo "è una materia del tutto particolare- precisa Colistra- soprattutto se parliamo dei disturbi dello spettro autistico, in cui abbiamo un insieme eterogeneo delle condizioni del neurosviluppo. Sono tanti gli aspetti che il pediatra deve poter cogliere".
Qual è la vostra principale difficoltà? "Sono soprattutto i tempi e la corresponsione dello specialista. Se un pediatra individua un segnale d'allarme- sottolinea il segretario dell'Omceo Roma- ha la necessitò di avere un aggancio con lo specialista del settore (neuropsichiatra o psichiatra) per avere un feedback rispetto a quanto evidenziato. I tempi purtroppo sono lunghissimi, si parla di mesi e non ha più alcuna utilità. Bisogna agire su questo".
La commissione 'Maternità e infanzia' dell'Omceo Roma è poi attiva da tempo sul tema dei vaccini: "Adesso stiamo preparando un documento, per noi è già pronto, che andremo a condividere con i responsabili dei centri vaccinali delle Asl. Dopo la condivisione è nostra intenzione portarlo alle istituzioni". Il documento prevede "che venga aumentata la pratica vaccinale e il messaggio alle famiglie e ai genitori sulla bontà e sulla necessità delle vaccinazioni. Facciamo un passo indietro e rendiamo la vaccinazione totalitaria com'era una volta- conclude Colistra- sappiamo che per tanti motivi è più difficile, anche perché oggi esistono molti vaccini in più da somministrare rispetto al passato".
(Rac/ Dire)