(DIRE) Roma, 4 apr. - Il sindacato autonomo, nella veste del suo leader, ha portato nell'audizione al Senato le proposte Snami al ddl 2224. "Per la categoria dei medici, dipendenti o convenzionati del Ssn- dice Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami- questo disegno di legge suona come una assoluta rivoluzione rispetto al sistema attuale, dove a fronte dell'altissimo rischio di vedersi imputata una responsabilità, fa riscontro un'altissima percentuale dei casi, quasi il 90%, di iter senza seguito da parte delle compagnie di assicurazione. In parole povere, ciò significa comunque alti costi di gestione che continuano a far salire verso l'alto i premi delle assicurazioni stesse".
La denuncia di sinistro, infatti, di per sé ha "il potere di generare in ogni caso- prosegue Testa- una serie di costi che vanno a gravare sui bilanci delle compagnie che sono costrette per legge a porre a riserva prudenziale notevoli cifre in uscita. Oltre a ciò si aggiungono naturalmente i costi imputabili alla gestione dei sinistri stessi e del contenzioso che generano.
Questo circolo 'vizioso' ha avuto, e continua ad avere, la forza di alimentare pratiche poco ortodosse di medicina difensiva a danno del Ssn, per esami e accertamenti superflui, e di conseguenza in danno per la collettività".
Secondo il presidente dello Snami, in tutto ciò il testo di ddl rappresenta "certamente uno strumento di tutto rilievo anche a beneficio delle compagnie di assicurazione che vedrebbero, come innanzi detto, depotenziati i motivi di conflitto e conseguentemente la serie di oneri derivanti dall'apertura di sinistri che, seppure destinati a essere posti senza seguito, causano pesanti oneri gestionali e spese legali inutili".
Conclude Testa: "Tutte queste considerazioni e criticità sono state da noi espresse, anche formalmente per iscritto, nel corso dell'audizione della commissione Igiene e Sanità del Senato con l'intento che vengano recepite nell'interesse di tutti".
(Wel/ Dire)