(DIRE) Roma, 4 apr. - "Quello delle allergie è un capitolo che riguarda buona parte della popolazione in generale e in particolare quella pediatrica. I numeri sono molto variabili e oscillano tra il 5-15% come allergie in senso lato. È molto importante, allora, arrivare ad una definizione vera della malattia, nel senso che c'è una notevolissima richiesta di indagini allergologiche e la convinzione che molte situazioni siano causate da allergia. Ma in realtà non è così: per questo è molto importante affidarsi al pediatra e allo specialista allergologo, in modo da avere una definizione certa di allergia e di non attribuirle qualsiasi cosa accada". A parlare ai microfoni dell'agenzia Dire è Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e vicepresidente della Sip (Società italiana di pediatria).
Un recente studio inglese, intanto, dimostra che per tenere lontane le allergie i bambini devono mangiare di tutto... Che ne pensa? "Più che quello che penso- risponde Villani- è quello che è documentato: in passato si è pensato per molto tempo che i bambini figli di persone allergiche, indipendentemente da quella che fosse la loro allergia alimentare o meno, dovessero essere tenuti a diete particolari prive di alcuni elementi. Si è dimostrato invece che questo non è vero, anzi: per far sì che chi è realmente allergico a qualcosa possa 'vincere' la propria allergia, addirittura vengono fatte delle prove somministrando piccole dosi dell'alimento a cui il soggetto è allergico, per renderlo di nuovo non più allergico. Quindi non c'è motivo di adottare diete restrittive né per la mamma gravida- conclude il responsabile di Pediatria generale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma- né per il bambino molto piccolo e nemmeno per il bambino dopo".
(Wel/ Dire)