(DIRE) Roma, 30 set. - Difficolta' di respiro e senso di stanchezza sono tra i sintomi piu' frequenti dello scompenso cardiaco, una patologia che in Italia colpisce oltre 600mila persone. È la prima causa di ospedalizzazione per gli over 65 e si determina quando il cuore perde la capacita' di pompare sangue in tutto il corpo in maniera adeguata. "A provocare l'insorgenza della patologia- fanno sapere gli esperti- e' generalmente un evento cardiovascolare come l'infarto o patologie cardiache pregresse che modificano la struttura del cuore. Anche diabete mellito, ipertensione non controllata, malattie infettive possono essere coinvolte nell'insorgenza della patologia".
Per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema, intanto, la Galleria Alberto Sordi di Roma ospita 'Keep it pumping - Ascolta il tuo battito', un'iniziativa di performing art promossa da Novartis in collaborazione con l'Associazione italiana Scompensati Cardiaci. Nei pressi dell'installazione, che consiste in un maxi-cuore in vetroresina, rappresentanti e pazienti iscritti all'Aisc forniscono informazioni e testimonianze sulla prevenzione e la cura della patologia.
"Lo scompenso cardiaco e' una malattia molto seria e sempre piu' diffusa soprattutto tra i pazienti sopra i 65 anni di eta'- dice Salvatore Di Somma, direttore di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso presso l'Azienda ospedaliera Sant'Andrea- ma e' tuttora una patologia poco conosciuta. Promuovere attivita' di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, informare le persone sulla gravita' di questa malattia e aumentarne la conoscenza attraverso un'informazione semplice ma corretta e' dunque fondamentale".
Una persona su cinque, proseguono gli esperti, sviluppa nel corso della vita uno scompenso cardiaco e si stima che il tasso di mortalita' sia del 30% a un anno dalla diagnosi, mentre del 50% a 5 anni. "Eppure meno di una persona su 10 e' in grado di identificare almeno tre dei sintomi piu' comuni dello scompenso cardiaco- spiegano- e quando si manifestano di solito si lascia passare del tempo prima di rivolgersi ad un medico". I sintomi piu' frequenti dello scompenso cardiaco secondo Di Somma sono "la mancanza di fiato o dispnea, astenia, l'intolleranza crescente allo sforzo anche leggero, la progressiva ritenzione di liquidi che in pochi mesi provoca aumento del peso corporeo e la riduzione dell'urina nelle 24 ore".
Un segnale molto importante al quale la persona deve fare molta attenzione, poi, e' la fatica a salire le scale: "Se compare affanno dopo una o due rampe- aggiunge ancora il direttore di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso presso l'Azienda ospedaliera Sant'Andrea- qualcosa non va. Un altro segno da non sottovalutare riguarda ancora le caviglie gonfie: da uno studio effettuato da Aisc lo scorso maggio, attraverso un sistema itinerante che ha toccato molte citta' italiane, ben il 25% di soggetti visitati con uno screening cardiologico semplice sono risultati avere forme iniziali di scompenso cardiaco senza esserne a conoscenza".
Molti studi anche recenti dimostrano che la nostra dieta mediterranea nei pazienti con scompenso cardiaco allunga loro la vita, insieme all'attivita' fisica: "Uno studio svedese evidenzia che 20 minuti al giorno di passeggiata o di bicicletta in pianura sono consigliati ai pazienti con scompenso cardiaco- conclude Di Somma- di grado lieve e moderato, li aiuta a vivere meglio e piu' a lungo".
(Cds/Dire)