Roma, 24 set. - Articolo tratto da "La Repubblica". È una mini liberalizzazione per chi vorrà aprire uno studio medico insieme ad altri colleghi, compresi gli odontoiatri. Da ora in poi, infatti, i camici bianchi, anche quelli di famiglia, per avviare uno studio insieme ad altri colleghi dovranno solo comunicare alla Asl competente l'inizio della loro attività, purché si attengano a quelle prestazioni considerate, secondo la delibera regionale "a minore invasività, che non comportano un rischio per il paziente".
Una semplificazione voluta dall'ente di Via Cristoforo Colombo che taglia, così, la lunga trafila di documenti e tempo previsti fino a ora per ottenere le autorizzazioni. Il bollettino ufficiale del Lazio ha pubblicato, 48 ore fa, la delibera di giunta regionale che definisce le tipologie di studi medici e odontoiatrici non soggetti più ad autorizzazione per l'esercizio di attività sanitaria e sociosanitaria. E così i cittadini, ora, potranno avere a disposizione anche gli "studi polimedici", in cui trovare sia camici bianchi delle varie discipline sia gli odontoiatri: più professionisti potranno infatti lavorare nello stesso immobile, in maniera indipendente l'uno dall'altro, condividendo però spazi comuni e le spese di gestione.
Nasce così una nuova tipologia di studi medici. Una svolta per il Lazio attesa "da oltre un anno e mezzo", come spiega Roberto Lala, presidente dell'ordine dei camici bianchi di Roma e provincia "che aiuterà i giovani ad aprire il proprio studio insieme ad altri colleghi senza spendere una fortuna, mentre i cittadini potranno avere più scelta sul territorio ". La nuova normativa distingue sia per le discipline mediche sia per quelle odontoiatriche e le prestazioni che potranno essere svolte, considerate a minore invasività, con un apposito elenco. Si tratta complessivamente di circa 130 prestazioni.
Per Nicola Zingaretti, presidente della Regione, "è un cambiamento notevole sia per i professionisti che per i cittadini: con queste norme liberiamo i medici e gli odontoiatri del Lazio dai lacci di una burocrazia paralizzante e diamo agli assistiti più possibilità di cura".
(Com/Dire)