Roma, 17 set. - Articolo tratto da "Il Messaggero". Centoquattro nuovi assunti e un centro dialisi più grande. Venti posti in più per rianimazione e il potenziamento del pronto soccorso. Per l'ospedale San Camillo il Giubileo e i conseguenti lavori necessari a rispondere all'ondata di pellegrini si stanno rivelando una benedizione. Ma c'è soprattutto un elemento che va rilevato: dopo quasi un decennio di tagli e sacrifici, in cui la sanità del Lazio è stata costretta a parlare solo di riduzioni per limare il disavanzo, oggi si torno a ragionare di investimenti, ristrutturazione e aperture. Ieri il presidente Nicola Zingaretti ha visitato il cantiere del pronto soccorso del San Camillo, uno dei dodici aperti perché la sanità del Lazio sia pronta a ricevere l'ondata degli arrivi previsti per il Giubileo. Al San Camillo l'investimento è di 4 milioni di euro e, insieme al direttore generale Antonio D'Urso, Zingaretti ha fatto il punto sul futuro dell'ospedale, ora che la chiusura del Forlanini è ormai completata.
IL SERVIZIO - Per quanto riguarda la dialisi, il reparto sarà il più grande centro pubblico del Lazio. Ci saranno 41 posti tecnici, con l'aggiunta di 19 ai 22 già attivi. E con l'arrivo dei nuovi infermieri partirà anche un turno di dialisi notturno ambulatoriale. Nel periodo giubilare è stato stimato un afflusso massimo di "10 mila pellegrini in dialisi e i picchi potranno eventualmente essere concentrati nel periodo di Pasqua". Prima i due centri di emodialisi dell'Azienda San Camillo-Forlanini erano allo Spallanzani, ora sono ospitati nel Padiglione Bassi, totalmente ristrutturato. E la dialisi per le urgenze ha la funzione di servizio regionale h24. "Il centro dialisi non rientra negli interventi giubilari - ha detto Zingaretti - ma offrirà, anche grazie al nuovo accreditamento, un servizio dalle 7 alle 24, con un lavoro già attivo degli operatori del San Camillo".
EMERGENZE - C'è poi il tema importante del pronto soccorso, visto che il San Camillo è tra gli ospedali vicini all'area di Vaticano, quella sotto pressione per il Giubileo. Zingaretti: "Per il pronto soccorso non ci sarà solo un intervento per riverniciare i muri, ma un ripensamento dell'accoglienza che rimetta al centro la persona. Sono lavori che si preoccupano di dividere i percorsi e vanno incontro a quella domanda di accesso che ogni anno si ripropone. Tutti i pellegrini che avranno bisogno di cure troveranno una struttura di eccellenza e in gran parte nuova, ma anche un sostegno clinico". "Il San Camillo si presenta al Giubileo aumentando tutta la parte dell'alta intensività - ha detto il direttore generale Antonio D'Urso - aumentiamo la dotazione di posti letto di rianimazione (venti in più), aumentiamo le disponibilità di sale operatorie destinate anche alla rete dell'emergenza, e facciamo anche dei lavori di ammodernamento strutturale, tecnologico e impiantistico del pronto soccorso".
ORGANICI - Infine, c'è il tema degli organici, uno dei punti critici per la sanità a causa del blocco del turnover determinato dal commissariamento. Spiegano in Regione: "Con l'anno giubilare è previsto anche un incremento di 104 unità di personale all'ospedale San Camillo: 20 saranno assunti a tempo indeterminato (5 dirigenti e 15 comparto). Sono invece 84 le persone che verranno assunte a tempo determinato (24 dirigenti e 60 comparto)". Conclusione di Zingaretti: "Si è passati dal 10 per cento di autorizzazioni di deroga per il blocco del turn over al 30 e questo fa la differenza perché ci permette di riportare operatori dentro quelle strutture che da anni ne perdono. Anche questa visita ha però innanzitutto un motivo: ringraziare i direttori e il personale sanitario che stanno facendo negli ospedali di Roma un miracolo, perché aprire e chiudere 12 cantieri così complessi è stato possibile solo grazie alla grande dedizione degli operatori".
(Com/Dire)