(DIRE) Roma, 10 set. - Tablet e smartphone sono strumenti che oggi "non fanno altro che aiutare il medico nelle attivita' di calcolo, di score e di valutazione; tutte operazioni, queste, necessarie a calcolare qual e' il rischio di un paziente, a capire se deve andare in terapia oppure ad individuare quali sono le linee guida da seguire. In questo modo, gli errori che il medico puo' fare certamente si ridurranno in modo importante". Cosi' il professor Gianfranco Gensini, presidente della Sit (Societa' italiana di Telemedicina e Sanita' Elettronica), intervistato dalla Dire a margine della presentazione in Senato de' 'Laborsadelmedico', un'app in grado di far fronte a tutti i problemi legati alla pratica clinica sanitaria, ideata dallo stesso Gensini e sviluppata dalla 'Vits App'.
"Con questo progetto- ha proseguito Gensini- abbiamo tentato, con qualche risultato per il momento, di spostare dai manuali e dai libretti che un tempo il medico portava costantemente nella tasca del suo camice o nella sua borsa, perche' aveva continuamente bisogno di ricorrere a questi elementi di riferimento, nel tablet o nello smartphone. Ma nello stesso progetto- ha quindi sottolineato- c'e' anche una parte dedicata al paziente: si chiama 'Curami' e aiuta il paziente, appunto, ad applicare correttamente le prescrizioni che il medico gli ha fatto. Grazie a questa applicazione, dunque, si assicura che la parte che va dalle evidenze cliniche alle prescrizioni terapeutiche, fino al risultato clinico- ha concluso il professor Gensini- non venga interrotta come spesso succede".
(Cds/Dire)