(DIRE) Roma, 2 set. - "La lettera del Santo Padre sull'indulgenza in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia ci fa toccare con mano la sua tenerezza. Noi medici cattolici, custodi e servitori della vita per scelta e vocazione, ringraziamo Papa Francesco per la misericordia rivolta agli ammalati, alle persone anziane, a coloro che vivono fragilita', sofferenze, solitudine, percorsi dolorosi, malattie invalidanti e per la comprensione che a loro consente di non perdere il perdono di Dio e la speranza. Alla luce delle sue parole, desideriamo rafforzare la nostra azione a difesa della vita attraverso la fondamentale presenza in tutte le strutture socio-sanitarie territoriali, ospedaliere e soprattutto nei consultori". Così in una nota Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell'Associazione Medici Cattolici italiani.
"Sul fenomeno dell'aborto, vera e propria deriva in alcune regioni d'Italia e nel mondo- prosegue- noi medici cattolici vogliamo ribadire che, con qualsiasi mezzo venga praticato, si tratta sempre di un'interruzione di percorso di una giovane vita, una violenza alla vita. Il Papa ci da' l'occasione di ripensare ai mezzi utilizzati per provocarlo, anche quando con 'consapevolezza superficiale' si sceglie la strada farmacologica, compiendo una strategia nascosta contro la vita. Lo ringraziamo per aver concesso non solo il perdono ma anche per aver comunicato pensieri di fede: le sue parole del hanno dato senso alla vita fin dalla fecondazione salvaguardandola e proclamando con fermezza la verita' sul vivere dell'uomo e sul suo destino".
Aggiunge Boscia: "Il Santo Padre offre un'ampia strada di conversione anche a tutti i medici che hanno consapevolmente o inconsapevolmente procurato attentati alla vita: il pentimento sincero puo' aprire la strada all'obiezione di coscienza che non interessa soltanto l'interruzione della gravidanza ma anche tutti gli altri attentati alla vita. Resta fondamentale l'obbligo di ogni medico di migliorare la comunicazione con i pazienti, umanizzando percorsi professionali di cura e vicinanza solidale- conclude il presidente dei medici cattolici- nonche' dissuasione da propositi lesivi della vita".
(Cds/Dire)