(DIRE) Roma, 30 ott. - "Le preoccupazioni della classe medica trovano purtroppo conferma nei dati". Così Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg, commenta i risultati dell'XI Rapporto Sanità di C.R.E.A presentato ieri a Roma.
"In particolare - aggiunge Milillo - preoccupa la conferma della crisi 'sanitaria' della fascia media della popolazione che, come si legge nel Rapporto, evidentemente risente maggiormente della crisi e dell'attuale sistema di esenzioni e compartecipazione".
"Da tempo denunciamo come, in una situazione di razionamento delle risorse, il diritto costituzionale alla tutela della salute potrebbe essere riservato ai cittadini più abbienti e a quelli indigenti, ed essere solo formalmente garantito alla classe con reddito medio che rischia di trovarsi a vivere come catastrofici eventi di malattia. In molti casi - spiega Milillo - ammalarsi comporta la perdita di lavoro e di reddito e conseguentemente l'improvviso impoverimento delle famiglie per l'incidenza sui loro bilanci delle spese sanitarie. Nel frattempo queste famiglie non trovano risposte e sostegno nel Servizio sanitario".
"Questo non rappresenta più - conclude Milillo - il Servizio sanitario universale, equo e solidale che dichiariamo di voler perseguire".
(Wel/ Dire)