(DIRE) Roma, 29 ott. - "Mobilitazione medica generale", questo è l'imperativo che emerge dall'incontro di Roma promosso dalla FNOMCeO con i Sindacati e le Società scientifiche, come risposta del mondo Medico alla progressiva "insostenibilità" del sistema sanitario nazionale.
"Già nel nostro congresso nazionale dei primi di ottobre in Sicilia avevamo sottolineato come sia 'ineludibile un confronto con gli altri sindacati' e 'perdente un modello con 21 sistemi sanitari differenti'. Il 28 Novembre parteciperemo compatti alla manifestazione di Roma con un importantissimo obiettivo comune: dobbiamo continuare a poter fare i Medici, nel supremo interesse dei Cittadini. Il Medico deve svolgere una professione prevalentemente intellettuale e non essere attanagliato da una burocrazia, propria di altre figure professionali, crescente ed ossessionante, con la spada di Damocle quotidiana di sanzioni, ora non più tanto velate, in un clima intimidatorio ed oppressivo per trasformarci in burattini-ragionieri-censori di Stato". Così Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami.
"Il rapporto Medico-Paziente, elemento fondante del nostro essere Medici della Famiglia- continua Gennaro Caiffa, vicesegretario nazionale- non potrà non essere minato nel momento in cui, come esito dei tagli e ridimensionamento del sistema sanitario pubblico, inizieranno a venir meno i servizi essenziali al Cittadino. I pazienti saranno i nostri migliori alleati quando prenderanno atto nelle nostre sale d'aspetto, vere piazze virtuali, di chi stia rimodellando in negativo la sanità, creando di fatto diseguaglianze ed una sempre più evidente 'l'incertezza delle cure'".
"Una politica distante dai professionisti e Cittadini- dice Salvatore Cauchi, vicesegretario nazionale- e che di fatto genera conflitti nella relazione tra Medico e Paziente, è una politica retrograda e perdente, così come sono perdenti i 21 sistemi sanitari regionali differenti, anche nei livelli essenziali di assistenza".
"Potremmo essere noi a 'sanzionare' certa politica alle prossime elezioni e se rimarremo inascoltati il prossimo 28 Novembre manifesteremo tutti a Roma con una fiaccolata da ricordare. Saremo uniti e soprattutto saremo in tanti", conclude Testa.
(Wel/ Dire)