(DIRE) Roma, 12 ott. - Le infezioni batteriche che si verificano intorno al periodo del parto (durante le settimane precedenti o successive) spiegano circa un decimo delle morti materne a livello globale. Oltre all'elevato rischio di mortalità e morbilità acuta, le donne che soffrono di infezioni nel periodo del periparto sono vulnerabili rispetto a gravi disabilità a lungo termine, come il dolore pelvico cronico, il blocco delle tube di Falloppio e l'infertilità secondaria (l'impossibilità di avere una gravidanza o di portare a termine una gravidanza dopo la nascita di uno o più figli). Tale tipo di infezioni rappresenta una minaccia per la vita dei neonati: tra questi ultimi esse causano circa 1 milione di morti all'anno.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato una nuova guida per aiutare gli operatori sanitari e i decisori a ridurre il peso globale delle infezioni materne e le loro complicanze nel periodo del parto.
Le raccomandazioni dell'OMS consolidano le ricerche e le evidenze sugli interventi efficaci per ridurre l'onere globale delle infezioni materne correlate al parto. Forniscono una guida sulle best practices nell'applicazione di procedure come gli esami per la valutazione del travaglio, l'uso di agenti antisettici per il parto vaginale e cesareo, l'utilizzo di antibiotici come misura preventiva in situazioni in cui c'è un potenziale rischio di infezione, le lacerazioni perineali, nonché le procedure ostetriche come la rimozione manuale della placenta, il parto vaginale operativo (con l'uso del forcipe o della ventosa), l'episiotomia e il taglio cesareo. Includono un focus sull'uso di antibiotici per la prevenzione e il trattamento delle infezioni materne, sempre ribadendo l'importanza dell'uso appropriato e degli sforzi volti a ridurre la resistenza antimicrobica.
Con la sua attenzione alla qualità delle cure nel periodo del parto, la nuova guida si allinea con gli obiettivi globali lanciati di recente per lo sviluppo sostenibile e con la nuova Strategia Globale per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti. Le linee guida saranno utili per un gran numero di persone che lavorano a servizio dei sistemi sanitari in tutti i Paesi, compresi gli operatori sanitari e coloro che sono responsabili dello sviluppo nazionale e locale di protocolli e politiche sanitarie, così come colore che forniscono direttamente assistenza alle donne in gravidanza, tra cui ostetrici, ostetriche, medici generici e infermieri.
(Wel/ Dire)