(DIRE) Roma, 9 ott. - "Sembra paradossale che a rischiare il processo siano addirittura piu' medici che vigili. C'e' qualche cosa che non torna, anche se puo' essere che sia cosi': non voglio negare nessuna evidenza, per carita', pero' dobbiamo prima ricevere la documentazione idonea per capire quanto tutto questo, poi, si traduca in atti di nostra competenza". Cosi' Roberto Lala, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, interpellato dalla Dire sulla chiusura delle indagini da parte della Procura, che si appresta a chiedere il giudizio per 54 vigili e 94 medici per la vicenda dei vigili assenteisti che hanno boicottato il servizio lo scorso Capodanno.
"So che c'e' stata la chiusura delle indagini- ha proseguito Lala- ma fino ad ora non abbiamo ancora avuto trasmesso nessun atto, che invece dovranno comunicarci per farci sapere qual e' il reale esito delle indagini e quali sono eventualmente questi medici che risultano avere delle responsabilita' in ambito giudiziario". Solo in ragione di quanto comunichera' la magistratura, dunque, l'Ordine dei medici capitolino "aprira' i provvedimenti disciplinari che sono di nostra competenza. Ma e' tutto subordinato a quando avremo i dati certi- sottolinea Lala- perche' ad oggi, ripeto, so solo che le indagini sono state chiuse e che e' stato chiesto il giudizio per X medici ed X vigili".
I medici capitolini, intanto, sono accusati di falso in certificazione. Ma quali saranno, eventualmente, i provvedimenti che l'Ordine adottera' nei loro confronti? "Dipendera' da quelli che saranno gli esiti del provvedimento penale- risponde Lala alla Dire- e quindi di tutta la procedura che verra' posta in atto a carico di ogni singolo medico". Laddove si consolidera' il fatto che quei medici hanno delle responsabilita', aggiunge ancora il presidente dei medici di Roma, "e che in qualche modo sono contravvenuti a quelle che sono le norme non solo in ambito civile e penale, ma anche del codice deontologico, e' evidente che anche noi apriremo un provvedimento disciplinare con eventuali sanzioni in ragione di quello che e' stato fatto".
Per adesso, insomma, l'Ordine dei medici di Roma aspetta di ricevere i dati: "Solo allora, infatti, vedremo quanti di questi medici hanno reale e concreta responsabilita' in questo increscioso episodio, che sicuramente non doveva verificarsi. Per ora- conclude Lala- siamo costretti a rimanere in attesa".
(Cds/Dire)