(DIRE) Roma, 9 ott. - È una delle neoplasie piu' diffuse nel nostro Paese, soprattutto tra gli anziani. Il tumore alla prostata rappresenta il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di eta' e nel 2015 si stimano almeno 35mila nuove diagnosi. Chi segue stili di vita scorretti, anche nella maturita', ha inoltre un rischio quattro volte superiore di sviluppare il tumore. Ma il 79% degli italiani con piu' di 70 anni ignora che cambiare abitudini puo' prevenire l'insorgere della malattia e, in presenza del cancro, aiutare la guarigione. Sono alcuni dei dati presentati oggi a Roma dall'Aiom (Associazione italiana di Oncologia Medica) che, proprio per sensibilizzare la popolazione sulle possibilita' di prevenzione e diagnosi precoce del tumore alla prostata, ha organizzato il primo tour educazionale in 10 tappe nei centri per la terza eta' di tutta Italia.
"Con questa iniziativa- ha spiegato Carmine Pinto, presidente dell'Aiom- vogliamo intercettare una fascia della popolazione per la quale non esistono finora programmi di informazione e prevenzione adeguati. Abbandonare comportamenti a rischio, come il fumo o la sedentarieta', presenta infatti enormi vantaggi anche se in un'eta' matura. Negli anziani, il rischio di cancro e' 40 volte piu' alto rispetto alle persone di 20-40 anni e 4 volte maggiore rispetto a quelle di 45-65 anni. Stili di vita sani, quindi, non solo hanno effetti preventivi, ma quando si e' colpiti dalla malattia aiutano anche a rispondere meglio alle terapie e ad abbassare il rischio di recidiva".
Ma perche' focalizzarsi proprio sul tumore alla prostata? "Abbiamo scelto di focalizzarci soprattutto sui tumori che interessano maggiormente la terza eta'- ha risposto Pinto- in primo luogo quello della prostata (il piu' frequente tra gli over 75) per spiegare che si deve prevenire, ma anche che quando colpisce puo' essere vinto e si puo' tornare ad una vita normale". Il progetto, in particolare, e' indirizzato a tutti i cittadini con eta' superiore ai 65 anni, ma anche ai pazienti oncologici, ai familiari e ai medici, per offrire a tutti "un'occasione di confronto con i massimi esperti nazionali e la possibilita' di porre domande sulla malattia, sulla sintomatologia, sui fattori di rischio, sulla diagnostica e su altri temi correlati alla prevenzione e alla gestione quotidiana della malattia".
Il tour e' partito il 20 luglio da Torino, approdando poi a Catania, e ora proseguira' nelle citta' di Firenze (13 ottobre), Napoli (20 ottobre), Milano e Trieste (27 ottobre), per sbarcare poi a Roma, Reggio Emilia, e ancora ad Ancona e Genova. L'intero progetto e' realizzato con il sostegno incondizionato di Janssen, farmaceutica di Johnson & Johnson.
"La nostra azienda e' orgogliosa di scendere in campo al fianco degli oncologi in un progetto cosi' importante- ha detto Massimo Scaccabarozzi, presidente e Ad Janssen- Le campagne focalizzate sulla prevenzione e sulla creazione di cultura sui tumori, infatti, rappresentano la nuova frontiera nella collaborazione tra societa' scientifiche e aziende farmaceutiche. Lavoriamo quindi per migliorare l'efficacia e la tollerabilita' dei farmaci esistenti, oltre che sintetizzare nuove molecole per realizzare medicinali innovativi. Il nostro scopo- ha concluso- e' fornire quindi ai pazienti le migliori terapie possibili".
(Cds/Dire)