(DIRE) Roma, 7 ott. - La salute oggi corre sul web: 1 italiano su 4, infatti, si rivolge alla rete per cercare informazioni legate ai temi della salute. Una tendenza, questa, aumentata in modo consistente negli ultimi dieci anni: in questo lasso di tempo circa l'85% degli utenti ha cercato informazioni relative alla salute sui siti internet, mentre quasi il 30% ha partecipato a discussioni su questo tema su blog, forum e chat. Sono alcuni dei dati emersi da una ricerca condotta da GfK Eurisko (su un campione di 2mila italiani) e presentati oggi nel corso dell'incontro 'Biotecnologie ed innovazione in medicina sul web 2.0. Fonti di informazione, fruitori, linguaggi'. L'evento si e' svolto a Roma, presso il Residence Ripetta.
"Negli ultimi dieci anni- ha detto Stefania Fregosi, direttrice delle ricerche quantitative d Dipartimento Salute GfK Eurisko- e' cresciuta esponenzialmente la quota degli internauti: dall'11% si e' passati al 68% degli italiani maggiorenni. Ma ad aumentare in modo consistente e' stata la percentuale di chi si informa sulla salute nel web: 1 italiano su 4, infatti, cerca informazioni sulla salute sul web".
Internet, insomma, e' diventato il luogo cruciale per cercare e condividere informazioni ed esperienze.
Quanto ai trend, questi mostrano "una crescente sensibilita' al tema salute- ha proseguito l'esperta- mentre il paziente diventa sempre piu' attento, sensibile e competente, con una conseguente 'espansione' delle pratiche di salute: aumentano cosi' i comportamenti 'preventivi' e cresce la popolazione attenta".
In questo nuovo contesto, dunque, la ricerca di informazioni appare centrale e sembra ridefinire la tradizionale relazione medico-paziente. "Sempre di piu' oggi- ha sottolineato ancora Fregosi- appare cruciale per chi opera nel settore della salute cogliere la sfida e far fronte ai bisogni del 'cittadino-paziente internauta'. Si tratta di una sfida a due livelli: da un lato riguarda i servizi al cittadino, dall'altro riguarda la relazione medico-paziente, ovvero come 'ri-definire' un nuovo tipo di relazione che legittimi e valorizzi il bisogno di protagonismo e consapevolezza del paziente nella gestione della propria salute, senza mettere in difficolta' il ruolo del medico- ha concluso- a cui il paziente vuole e continua ad affidarsi".
(Cds/Dire)