(DIRE) Roma, 24 nov. - Eradicare la malattia nei prossimi cinque anni, curando tutti i pazienti eleggibili aumentando il fondo per i farmaci innovativi. Con questo obiettivo, l'Alleanza contro l'epatite, al ministero della Salute, ha voluto confrontarsi con tutti gli stakeholders del comparto salute, per cercare di riallocare le risorse per curare tutti i pazienti con epatite C garantendo la sostenibilità del Ssn.
"Colgo l'occasione della quinta celebrazione italiana della giornata mondiale delle epatiti per ribadire con fermezza come tutti i pazienti debbano essere curati senza distinzioni attraverso una pianificazione terapeutica basata su linee guida attente alle esigenze cliniche e sociali. La ricerca della nostra Associazione Epac Onlus ha evidenziato che sono circa 160/180mila pazienti con HCV eleggibili ad un trattamento antivirale, e con un rifinanziamento ragionevole del fondo innovativi, distinto dalla spesa ospedaliera, non viene messa in discussione la sostenibilità del SSN ma, anzi, curando più pazienti, si generano risparmi enormi e migliaia di anni di vita guadagnati. Stiamo raggiungendo la soglia dei 30.000 pazienti curati in un solo anno, e va dato merito ad AIFA, al Ministero della Salute e alle Regioni dello sforzo profuso per salvare la vita di decine di migliaia di cittadini. Nonostante le difficoltà ora serve rilanciare, una prova di coraggio da parte di tutti, decisori e pagatori, per accettare questa grande sfida e ripristinare il diritto all'accesso a cure straordinarie a tutti" ha affermato Ivan Gardini, presidente dell'Associazione EpaC Onlus.
"Rifinanziare il fondo farmaci innovativi garantirà a tutti i pazienti la possibilità di raggiungere una risposta virologica efficacie, e al tempo stesso al sistema sanitario farà risparmiare soldi da reinvestire in nuove terapie. L'eradicazione dell'epatite C nei prossimi cinque anni si sta facendo sempre più concreta: ricordiamoci però che contro le grandi malattie infettive croniche l'arma vincente è sempre la prevenzione, non bisogna fermarsi mai nel fare campagne educative soprattutto verso i più giovani e vedrete che la nostra battaglia sarà vinta" ha dichiarato Antonio Gasbarrini, professore di Gastroenterologia Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
(Wel/ Dire)