ONCOLOGIA/CURE PALLIATIVE
Cure palliative, Sicp: "In Italia 239 hospice, assistito 30% malati"
(DIRE) Roma, 12 nov. - "Le cure palliative nel nostro Paese sono cresciute notevolmente, soprattutto da quando è entrata in azione la Legge 38. Ad oggi gli hospice sono 239 nel territorio nazionale, quindi un numero importante, ma che ancora non risponde alla programmazione sanitaria. Ci rendiamo conto, infatti, che è necessario costruire ancora ulteriori strutture per dare assistenza ai malati con le cure palliative. Anche il domicilio è un dato che ancora ci colpisce, perché assistiamo ancora troppi pochi malati rispetto a quelli che sono gli indicatori di qualità: assistiamo il 30% dei malati, infatti, rispetto al 65% del livello standard. Dobbiamo, quindi, investire ancora molto anche da questo punto di vista". Così Italo Penco, coordinatore di macro area della Sicp (Società italiana di Cure Palliative) e direttore sanitario del Centro di Cure Palliative Fondazione Roma, intervistato dalla Dire a margine della conferenza 'Contro la sofferenza inutile: le cure palliative come risposta ai nuovi bisogni', che si è svolta a Roma presso la sala Caduti di Nassirya del Senato.
"L'altro aspetto- ha proseguito- è invece relativo alla disomogeneità che c'è a livello nazionale. In alcune Regioni, per esempio, con la Legge 38 abbiamo abbattuto il numero di ricoveri negli ospedali per acuti di persone morenti, che quindi arrivano con patologia oncologica; mentre in altre Regioni c'è una tendenza opposta, che deriva dal fatto che in quei territori ci sono poche strutture specifiche per le cure palliative. Campania e Calabria, in questo senso, ne sono un esempio. E questo è un dato su cui bisogna riflettere". Ha aggiunto Penco: "Oggi le parole chiave sono appropriatezza ed efficienza- ha sottolineato- spendere risorse inutili, che potrebbero essere invece investite in strutture e attività, come quelle che vengono erogate con le cure palliative, dovrebbe essere una buona pratica che ancora non accade".
Le istituzioni, però, si stanno intanto muovendo: "Il tavolo ministeriale- ha spiegato ancora alla Dire il coordinatore di macro area della Sicp- sta cercando di trovare delle tariffe che possano essere omogenee per tutte le Regioni: questo consentirebbe veramente di rispettare quel principio di equità al quale dobbiamo appellarci, per far sì che tutte le persone possano avere la stessa assistenza e la stessa cura in ogni posto d'Italia". Penco di recente ha anche presentato un lavoro, pubblicato dall''Economist', che mette in evidenza "come l'Italia sia al 21esimo posto tra i Paesi che danno una qualità di morte migliore. Ci sono degli aspetti che la nostra nazione porta avanti con orgoglio, quindi- ha concluso- ma altri che dobbiamo applicare meglio".
(Wel/ Dire)
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