(DIRE) Roma, 12 nov. - La Regione torna ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori della sanità. Il governatore del Lazio e commissario ad acta, Nicola Zingaretti, ha firmato, alla presenza dei sindacati, del responsabile della cabina di regia della sanità laziale, Alessio D'Amato, e del subcommissario, Renato Bissoni, il decreto che sblocca il turnover e, dopo 10 anni, consente alla Regione nei prossimi tre anni di assumere in questo settore medici, infermieri e tecnici. Seicento di questi 1.200 saranno precari che verranno stabilizzati, come previsto da dpcm del 6 marzo 2015, e cioè soggetti che "hanno lavorato almeno tre anni negli ultimi cinque", ha spiegato D'Amato.
Dei 1.200, "425 saranno assunti per concorso pubblico- ha spiegato Zingaretti- 425 attraverso una fase di stabilizzazione e circa 300 attraverso il meccanismo 'meno consulenze e più stabilità'. La metà di queste saranno precari. Una parte di queste trecento assunzioni avverrà attraverso una fase di stabilizzazione e una parte da nuove professionalità". Le consulenze attualmente gravano sul bilancio della Regione per 41 milioni e parte di queste risorse saranno utilizzate per nuove assunzioni.
Il decreto arriva dopo il protocollo d'intesa sulla stabilizzazione del lavoro sottoscritto lo scorso luglio con 21 sigle sindacali. Lo sblocco del turn over "permetterà inoltre nel 2016- ha spiegato D'Amato- assunzioni in deroga del 30%, nel 2017 del 40% e del 50% nel 2018". Percentuali che possono migliorare fino al completo sblocco del turnover in presenza di due fattori: "L'adozione delle piante organiche- ha aggiunto Zingaretti- e il rispetto del costo del personale che deve tassativamente restare l'1,4% in meno di quanto speso nel 2004".
Infine, con il nuovo decreto la Regione pensa di proporre al Tavolo tecnico ministeriale una modifica al sistema complessivo delle procedure di assunzione passando dal sistema delle deroghe in percentuale, alla previsione di un budget per ogni azienda. In base a questo schema la Regione indica un plafond annuale che per essere utilizzato deve comunque rispettare i paletti della programmazione regionale e contenere sempre la spesa complessiva a del personale in ogni azienda sotto l'1,4% rispetto al 2004.
(Wel/ Dire)