(DIRE) Roma, 11 nov. - "L'applicazione dei nuovi orari di lavoro dei medici è una sfida importante perché, chiaramente, determina una maggiore e notevole azione di spesa. Ma, d'altra parte, ci sono stati venti anni di inattività e si sapeva... Ora, però, è arrivata la Commissione europea, quindi è un atto che di fatto ha messo in moto l'Alta Corte di Giustizia nei confronti dell'Italia". Così Walter Ricciardi, presidente dell'Iss (Istituto superiore di sanità), a margine del 4° Healthcare summit del 'Sole 24 Ore', risponde ai giornalisti sulla normativa Ue relativa ai nuovi orari di lavoro e riposo dei medici.
"La dobbiamo affrontare- ha quindi proseguito- perché non ci sono sconti. Noi dobbiamo trovare le risorse per finanziare questo sistema e questo significa andarle a ritrovare nelle pieghe di bilancio oppure andare a ridurre qualche altro spreco in qualche altro settore. D'altronde, se il nostro Sistema sanitario nazionale ha un finanziamento inferiore al 40% a quello tedesco, al 30% a quello francese e al 20% a quello inglese, è anche per questo: perché i nostri operatori per troppi anni hanno lavorato troppo, a volte in condizioni di grandi difficoltà, e sono stati pagati poco. E questo- ha concluso Ricciardi- se noi vogliamo un Ssn efficiente, non può essere".
(Wel/ Dire)