Roma, 4 nov. - Nella giornata di ieri, presso la sede dell'Agenas e alla presenza del ministro Beatrice Lorenzin, si è svolto un incontro delle società scientifiche aderenti alla FISM (Federazione delle società medico scientifiche italiane). L'argomento centrale della riunione è stato il valore riconosciuto alle società scientifiche che costituiscono una ricchezza straordinaria per il legislatore e che, se funzionano bene e rappresentano la comunità scientifica di riferimento, sono una fonte autorevole per la produzione e la circolazione delle informazioni.
Si è più volte ribadita la necessità di una regolamentazione degli aspetti istitutivi ed organizzativi delle società scientifiche la cui concretizzazione deve essere ricercata attraverso l'istituzione di un apposito albo. Oggi non esiste un censimento o un registro che certifica le società scientifiche che operano in Italia e spesso dietro alcune sigle si nascondono pochi iscritti, nessuna attività scientifica e siti web fermi da tempo.
A tal proposito sono emerse luci ed ombre del cosiddetto "Decreto Sirchia" che stabiliva i requisiti che debbono possedere le società scientifiche delle professioni sanitarie per fare formazione. Un decreto confliggente con il sistema ECM, annullato dalla Corte Costituzionale sulla base di una impugnativa avviata dalla Provincia autonoma di Trento che ha di fatto bloccato un primo tentativo di regolamentazione.
Una guida affermata in questo campo è la FISM, la Federazione delle società medico scientifiche italiane, che raccoglie 154 società affiliate. Pertanto sulla scorta di quanto già accaduto e per evitare nuovi possibili contenziosi giuridici il Ministro Lorenzin ha comunicato che si sta esaminando con attenzione l'iter istituzionale più corretto al fine di una regolamentazione dell'organizzazione del settore.
Si è proposto dunque di elaborare un documento che possa indicare i requisiti di trasparenza necessari per operare affidando tale delicato compito a FISM. Requisito indispensabile per il riconoscimento è l'impegno di definire linee guida o percorsi di cura ed assistenza che non possono avere il carattere della provvisorietà o della frammentarietà ma avere una omogeneità su tutto il territorio nazionale con la valutazione di FISM.
Il Dott. Francesco Bevere, Direttore di Agenas, ha voluto più volte sottolineato la centralità di FISM come unico organismo riconosciuto a livello ministeriale dichiarando di non voler avviare tavoli tecnici con altre società alternative. I vari interventi che si sono succeduti per il riconoscimento e l'egemonia di area sono stati definiti imbarazzanti e poco opportuni.
L'incontro è stato inoltre un'occasione per apprendere dalla viva voce del Ministro della Salute, dei rappresentanti di AGENAS e FISM le novità sui seguenti temi: 1. Appropriatezza prescrittiva che non può essere intesa come uno strumento per aggredire i medici ma attivata nel solo intento di ridurre le prestazioni sanitarie inappropriate. Il ministro Lorenzin sta compiendo un'operazione delicatissima, che riguarda la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) ed è condizionata pesantemente dai tagli alla sanità. Per questo la questione dev'essere trattata con un confronto aperto e continuo che deve coinvolgere anche le società scientifiche; 2. Tema assicurativo: in parallelo al Ddl sulla responsabilità professionale in lavorazione alla camera, il Ministro ha comunicato di aver redatto il documento con le proposte della commissione consultiva sulle problematiche in materia di medicina difensiva e di responsabilità professionale di chi lavora nella sanità. Su tutta la questione si è voluto mantenere un rigoroso riserbo dichiarando di poter fornire dettagli solo a seguito della conclusione dell'iter di approvazione parlamentare. Il Dott. Franco Vimercati, Presidente FISM, ha dichiarato la necessità di uniformare le coperture e la contemporanea riduzione dei costi per i giovani medici; 3. Individuazione presso i tribunali di consulenti tecnici, scelti secondo criteri oggettivi ed iscritti in un apposito albo; 4. Organizzazione della sanità a valenza nazionale; 5. Integrazione ospedale territorio; 6. Sostituzione dei medici con il personale di supporto; 7. Valutazione dei Direttori Generali sulla base dei criteri indicati dal DDL di riforma della Pubblica Amministrazione (cd Legge Maida art. 11) e dei successivi decreti attuativi.
In ultimo e di rilevanza per la attività professionale si è voluto ribadire la concorde ed unanime decisione di estendere la vaccinazione HPV a tutti i maschi in tutte le regioni.
Articolo tratto da www.quotidianosanita.it (Wel/ Dire)