(DIRE) Roma, 25 mar. - Diagnosi precoce e sviluppo dell'aderenza alla terapia possono portare fino a 19 miliardi di risparmio per il Servizio sanitario nazionale oltre che a un significativo miglioramento in termini di salute per l'intera popolazione dei malati cronici. Per questo FederAnziani, la federazione della terza eta', ha stilato un decalogo dell'aderenza alla terapia, frutto del lavoro condotto con le 53 societa' medico-scientifiche partner, con Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale), con Federfarma, e a fianco delle istituzioni. Il decalogo e' stato presentato in occasione dell'incontro 'Punto insieme sanita': fare aderenza', che si e' svolto oggi a Roma presso il Marriott Park Hotel.
Secondo i dati del Centro studi Sic-sanita' in cifre di FederAnziani, in particolare, l'applicazione di tale decalogo porterebbe a "3,7 miliardi di euro risparmiati grazie ad una piu' rapida emersione della patologia, con maggiore prevenzione e un minore costo medio della terapia per paziente; 3,8 miliardi sarebbero poi recuperati sul fronte della riduzione della diagnostica e l'avvio precoce del trattamento, con minori tempi di attesa, maggiore efficienza del personale ospedaliero; da 6 a 11,4 miliardi (a regime), infine, verrebbero risparmiati con la maggiore aderenza alla terapia, quindi minori eventi avversi, inferiore accesso a pronto soccorso e ospedalizzazione, minore spesa farmaceutica".
Intanto Roberto Messina, presidente di Federanziani, a margine dell'iniziativa ha dichiarato che "Federanziani, Fimmg, Federfarma e Universita' di Brescia sono uniti verso la costituzione di una fondazione per l'aderenza alla terapia". E questo anche perche', come sottolineato da Sergio Pecorelli, presidente dell'Aifa e Rettore dell'Universita' degli Studi di Brescia- la scarsa aderenza alle terapie "e' un fenomeno complesso che va risolto perche' ha un rilevante impatto economico sul sistema, coinvolgendo il 40% della popolazione europea, in particolare anziana". Alla luce di questo, secondo il segretario generale nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, "lavorare per migliorare l'aderenza dei pazienti alla terapia e' dunque una priorita'. La rete assistenziale territoriale dei medici di medicina generale e dei farmacisti- ha concluso- e' impegnata per realizzare proprio questo importante obiettivo".
Ecco, nello specifico, i dieci punti del decalogo dell'aderenza alla terapia:
1) riconoscimento di diritti e doveri del paziente cronico;
2) informazione e formazione del paziente sul programma di terapia;
3) implementazione del monitoraggio dell'aderenza sul territorio;
4) semplificazione delle terapie (farmaco e device) e impatto sull'aderenza delle combinazioni farmacologiche fisse rispetto alle associazioni;
5) creazione dei chronic team tra Mmg, specialisti e farmacisti per l'implementazione dell'aderenza;
6) gestione proattiva dell'agenda del paziente da parte di Mmg in funzione del piano terapeutico individuale;
7) forte integrazione tra paziente, Mmg, specialista e farmacista per il counselling del paziente e il monitoraggio dell'aderenza;
8) formazione specifica del Mmg per la presa in carico del paziente cronico;
9) norme dedicate alla continuita' terapeutica del paziente cronico;
10) Pdta unico nazionale.
(Cds/Dire)