(DIRE) Roma, 19 mar. - Nel mondo medico e' nato un nuovo soggetto. Si chiama 'Coordinamento Mondo Medico' ed e' una realta' che si pone l'ambizioso progetto di colmare tra medici neo-abilitati e medici gia' specializzandi "quel vuoto di rappresentanza che affligge la nostra categoria". Il Coordinamento, nello specifico, vuole "voltare immediatamente pagina ritenendo di sostenere, in questa prima fase, lo strumento del ricorso come pressione anche di natura politica per riaccendere la miccia del dibattito culturale. La nostra associazione, diversamente da altre, e' infatti una realta' associativa di ispirazione sindacale, poiche' ritiene prevalente la fase della proposta politica che a breve sara' lanciata".
Tra i motivi che hanno portato alla nascita di questo nuovo soggetto "gli scandali del primo concorso nazionale per le scuole di specializzazione, che hanno acuito la distanza tra la base e la dirigenza delle associazioni preesistenti, che sino ad oggi sopravvivono solamente grazie ad una situazione di monopolio forzato e per contatti partitici anche di natura personale". La recente sentenza del Tar, che non ha accolto il ricorso del Codacons sul concorso per l'accesso alle specializzazioni, non impaurisce la nuova associazione: "Noi andiamo avanti- sottolinea- i nostri ricorsi sono ancora pendenti e adiremo a tutti gli organi giudiziari, in tutte le loro sedi, sino ad interessare l'Europa ed il Parlamento italiano ed europeo".
Prosegue il 'Coordinamento Mondo Medico': "Non possiamo che replicare e contestare l'ultimo comunicato di altre associazioni preesistenti, che evidentemente hanno paura dell'ingresso di una nuova realta' spontanea, che veramente vuole riformare il sistema e che non accetta piu' che si impongano clausole limitative al concorso per l'accesso alle specializzazioni ed altri accordi sottobanco. Il nostro obiettivo primario sara' quindi la realizzazione di un percorso a cilindro dove tutti coloro che sono entrati a seguito della programmazione hanno il diritto e dovere a proseguire nella formazione e nel lavoro. Su questo punto- conclude- il Coordinamento e', e rimane, aperto al dialogo con il mondo medico che sia convergente su tale obiettivo".
(Cds/Dire)