(DIRE) Roma, 13 mar. - "È con rabbia e preoccupazione che rispondiamo all'allarme lanciato dalle ginecologhe che operano negli ospedali della provincia di Roma, circa il rischio che al reparto maternita' e ostetricia dell'ospedale San Camillo venga nominato un primario obiettore di coscienza". Lo comunica, in una nota, la rete 'Io decido'.
"Praticare l'Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) sembra infatti incompatibile col dirigere un reparto di maternita' e ostetricia: come se garantire alle donne la liberta' di scelta fosse in contraddizione con il promuovere una maternita' responsabile e desiderata- si legge nella nota- Il San Camillo e' il centro per l'Ivg piu' importante del Lazio, pressoche' l'unico a somministrare la RU486: a fronte della chiusura di altri 3-4 reparti nel Lazio e del faticoso e ancora atteso riavvio del repartino del Policlinico Umberto I, il San Camillo rimane il cuore dell'applicazione della Legge 194 nella regione Lazio. La nomina di un obiettore confessionale ci da' la certezza che anche al San Camillo nel giro di poco tempo richiedere un aborto significhera' andare incontro a mille ostacoli, dai tempi d'attesa agli obiettori di coscienza". La rete 'Io decido' richiama "alle sue responsabilita' il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, al quale chiediamo di indire un nuovo bando di concorso per il San Camillo in cui tali discriminazioni vengano efficacemente contrastate e i diritti delle donne e dei medici non obiettori rispettati.
Chiediamo al governatore di mettere in atto quanto e' in suo potere per garantire il turn over del personale medico e per garantire la massima qualita' e assistenza negli ospedali pubblici cosi' come nei consultori, sempre piu' poveri di personale qualificato e di risorse".
"Alla direzione sanitaria/generale del San Camillo chiediamo l'immediata attivazione di un reparto dedicato alla somministrazione della RU486- conclude la rete 'Io decido'- Inoltre ci batteremo affinche' il reparto Ivg non venga scorporato dal reparto Maternita' e trasferito in un'altra ala dell'ospedale. Diamo appuntamento lunedi alle 10.30 sotto la direzione sanitaria del San Camillo per un presidio durante i colloqui per la nomina del nuovo primario, affinche' tale nomina venga rinviata al fine di trovare un candidato adeguato, che garantisca i diritti delle donne e che ottemperi alle proprie mansioni nella sanita' pubblica".
(Com/Mel/Dire)