(DIRE) Roma, 5 mar. - Claudio Montaldo, presidente del Comitato di Settore Regioni-sanita', si e' confrontato ieri con le organizzazioni sindacali della medicina convenzionata. Lo riferisca una nota della conferenza delle regioni. Nel corso dell'incontro, a cui ha portato i suoi saluti anche il sottosegretario alla salute, Vito De Filippo, sono stati affrontati alcuni nodi politici per contribuire alla ripresa della trattativa per il rinnovo della convenzione nazionale dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e degli specialisti ed e' stato sottoscritto un documento che domani, 6 marzo, sara' portato all'attenzione del Comitato di settore Regioni-Sanita'.
Il testo condiviso chiarisce meglio alcuni temi strategici fra cui il ruolo unico della medicina generale, le problematiche legate al finanziamento dei fattori produttivi, l'organizzazione delle aggregazioni funzionali territoriali (AFT), le Unita' complesse per le cure primarie (UCCP), il rapporto di convenzionamento con il servizio sanitario nazionale.
"Con questa intesa- commenta Claudio Montaldo- sono stati chiariti gli aspetti di maggior rilievo e si creano le premesse per il riavvio del confronto tra le parti in sede Sisac (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) e la possibilita' di portare finalmente a compimento gli accordi dei lavoratori convenzionati, dando cosi' attuazione alla legge Balduzzi che ha creato le premesse per un profondo cambiamento del ruolo della medicina generale e delle altre professioni legate alla valorizzazione delle cure primarie. Le difficolta' finora incontrate a causa degli strettissimi margini contrattuali dovuti fondamentalmente al blocco economico, richiedono anche alla parte sindacale di misurarsi nella trattativa, superando antiche abitudini e scommettendo sulla possibilita' di costruire gradualmente un ruolo nuovo dei professionisti in una sanita' che cambia e privilegia la presa in carico dei pazienti nel territorio. Le Regioni- conclude Montaldo- sono pienamente convinte che, anche in questo modo, con il contributo degli operatori, si possa dare attuazione al Patto per la salute".
(Com/Tar/Dire)