(DIRE) Roma, 4 mar. - "Nuovo passo in avanti nella lotta all'artrite idiopatica giovanile sistemica, la forma piu' grave di artrite cronica in eta' pediatrica, che colpisce 1 bambino su 30 mila, arrivando a bloccare- tra le conseguenze della malattia - il corretto sviluppo della statura". Uno studio clinico coordinato dall'ospedale pediatrico Bambino Gesu' ha dimostrato "che e' possibile per questi bambini recuperare in modo rapido l'altezza perduta". I risultati della ricerca sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Arthritis and rheumatology.
La sperimentazione, "durata 5 anni e conclusasi nei primi mesi del 2015, e' stata condotta su 112 piccoli pazienti seguiti in 47 centri di reumatologia pediatrica, situati in 4 continenti. Gli studi si sono concentrati sull'inibizione dell'interleuchina-6, una delle molecole-guida dell'infiammazione prodotta in grande eccesso nei piccoli pazienti", spiega la ricerca.
Si e' dimostrato che "non solo si conseguono grandi vantaggi dal punto di vista del controllo della malattia (come da un precedente studio pubblicato sul New England journal medicine nel 2012), ma che e' anche possibile recuperare l'altezza staturale perduta". Infatti, "rispetto al periodo prima del trattamento e' stato osservato un incremento di crescita pari, in media, a 3 centimetri all'anno".
Il risultato, continua la ricerca coordinata dall'ospedale Bambino Gesu', "e' stato raggiunto grazie ad un cambiamento di strategia. Non piu' utilizzo di farmaci che applicano una immunosoppressione generalizzata (che cioe' inibiscono la risposta dell'intero sistema immunitario) ma adozione di un approccio 'a target': per obiettivi. In questo caso, la lotta si conduce solo nei confronti di una delle molecole-guida che produce l'infiammazione".
Fabrizio De Benedetti, responsabile di Reumatologia e del laboratorio di ricerca di Reumatologia del Bambino Gesu', spiega che "prima del trattamento circa l'80% dei pazienti aveva una crescita ridotta, al di sotto del normale rispetto alla loro eta'. Durante il trattamento, invece, solo il 15% presentava ancora questa tendenza, mentre in tutti gli altri veniva rilevata una crescita al di sopra del normale".
Inoltre, nel corso della sperimentazione, "e' stato dimostrato come i bambini non solo riprendano la crescita normale, ma abbiano addirittura una crescita 'di recupero', che permette di riacquistare l'altezza perduta", aggiunge De Benedetti.
"Un'altra buona notizia e' che alcuni dei bambini sottoposti a terapia, oltre a mantenere l'artrite in remissione, a un certo punto possono perfino sospendere il farmaco e non ricadere piu' nella malattia stessa- continua il responsabile di Reumatologia e del laboratorio di ricerca di Reumatologia del Bambino Gesu'- Questo significa che il sistema immunitario del paziente si 'resetta' e torna a funzionare in maniera appropriata. I dati sono ancora preliminari, ma tutto questo deve generare un senso di ottimismo: soprattutto da parte dei genitori. L'artrite idiopatica giovanile in tutte le sue forme, infatti, fino a poco tempo fa era considerata la causa principale di handicap acquisito in eta' giovanile, mentre ora non lo e' piu'", conclude De Benedetti.
L'artrite idiopatica giovanile sistemica, "che esordisce tra i 2 e i 6 anni di eta', e' caratterizzata da febbre elevata quotidiana, eruzioni cutanee e dolori articolari che costringono il bambino a letto- spiega la ricerca coordinata dall'ospedale Bambino Gesu'- Nella meta' dei casi sia i sintomi che la malattia possono durare anni, anche fino all'eta' adulta. Maggiore e' la durata nel tempo della malattia, maggiori sono le deformita' articolari che impediscono progressivamente ai bambini di correre o di giocare e possono poi determinare handicap funzionale grave, fino a rendere necessario il ricorso alla sedia a rotelle".
(Com/Rel/Dire)