(DIRE) Roma, 28 mag. - Nel 2014 sempre piu' italiani si sono rivolti alla Croce Rossa per ricevere prestazioni sanitarie ma non solo: anche beni alimentari, indumenti, sostegno nel pagamento delle bollette. "Quattro milioni di persone si sono recate a chiedere assistenza ai nostri punti", ha spiegato Francesco Rocca, presidente nazionale della Cri, nel corso della presentazione del Report 2014, alla presenza del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, e del sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi.
"A oltre mezzo milione di persone- ha aggiunto Rocca- è stata data assistenza in maniera contunuativa". E tra queste, ha spiegato "c'è anche la classe media: basta che una persona perda il lavoro per cui si precipita in una situazione difficile".
Il 2014 e' stato un anno contrassegnato da un impegno ancora piu' ampio per i volontari della Croce Rossa. Ben 14,7 milioni, infatti, le ore di servizio prestato, con una media annua di 100 ore per ciascun volontario.
Delle 14,7 milioni di ore, 9 sono state impiegate per l'attività sanitaria, protezione civile e risposta ai disastri; 2,5 milioni per le attività socio-assistenziali, 3 milioni per le attività dei giovani, 120mila per la diffusione del Diritto Internazionale Umanitario, 25 mila per i progetti di cooperazione internazionale; 30mila per la comunicazione e il fundraising.
"La Croce Rossa c'è ed è più forte di prima grazie alla sua tenacia, alla sua capacità resiliente e alla sua capillarità su tutto il territorio nazionale e internazionale, un front office per i vulnerabili", ha spiegato Rocca. Positivo il bilancio anche sul fronte gestionale, con un bilancio, ha detto il direttore della Cri Patrizia Ravaioli, "migliorato anche per il severo giudizio della Corte dei Conti".
Particolarmente importante il servizio prestato nell'assistenza ai migranti. 133.694 le persone accolte nel 2014 dalla Croce Rossa, 920 i mezzi mobilitati, 348 gli sbarchi in cui la Cri è intervenuta, 4.963 i volontari e gli operatori impiegati. "I dati che ci arrivano dal territorio ci preoccupano rispetto alla tenuta del nostro sistema di accoglienza. E se l'Europa dovesse continuare a lasciarci da soli diverranno ancora piu' preoccupanti", ha sottolineato il presidente Rocca.
Sul fronte della riforma, si registra una parziale divergenza nel governo. Il sottosegretario De Vincenti ha annunciato che l'esecutivo intende "andare fino in fondo" ed ha spiegato che il ministro Lorenzin e' pronta a convocare il tavolo con le organizzazioni sindacali per il reimpiego del personale che non svolge funzioni previste dallo statuto. Di parere diverso il ministro Alfano, contrario "a completare il percorso privatistico portandolo alle estreme conseguenze. Se i dati sono quelli del report io credo che prima di sperimentare qualcosa che potrebbe peggiorare il sistema, dobbiamo rifletterci dieci volte".
(Wel/ Dire)