(DIRE) Roma, 20 mag. - Istituito con legge regionale il Registro tumori della popolazione del Lazio. Con la votazione di quattro ordini del giorno, l'Aula della Pisana, presieduta da Daniele Leodori, ha approvato all'unanimita' in via definitiva la proposta presentata dal consigliere Davide Barillari e successivamente sottoscritta da altri diciannove colleghi, tra cui Rodolfo Lena, presidente della commissione Politiche sociali e Salute, dove il testo era gia' stato licenziato lo scorso 14 aprile, dopo lo stanziamento di centomila euro in commissione Bilancio "ai fini dell'adozione delle prime misure attuative". Sette gli emendamenti- a firma Storace e Storace-Sbardella- approvati.
Dunque, via libera alla raccolta, elaborazione e registrazione di dati statistici completi e validati scientificamente su incidenza, prevalenza e sopravvivenza dei casi di tumore tra la popolazione regionale, secondo un andamento sia spaziale che temporale. Uno strumento che consentira' interventi mirati di prevenzione primaria e l'attivazione di campagne di diagnosi precoce e screening oncologici.
In questo modo, spiega il nuovo testo di legge "si potra' meglio valutare l'appropriatezza dei trattamenti terapeutici in oncologia, rilevando eventuali differenze nell'accesso alle cure erogate, in relazione alle condizioni socio-economiche del paziente oncologico, nonche' all'area geografica di provenienza".
Il Registro tumori verra' insediato presso il Dipartimento di Epidemiologia (Dep) del Servizio sanitario regionale e sara' collegato a cinque unita' funzionali: una per la Citta' metropolitana di Roma e per ciascuna delle quattro province, piu' una unita' a carattere regionale specifica per i tumori infantili. Responsabile della nuova struttura, un direttore di Unita' operative complesse del Dep, con documentata esperienza in epidemiologia, individuato dal direttore del Dipartimento medesimo.
I Registri tumori delle Province di Latina e di Viterbo, cosi' come altri registri comunali gia' esistenti, sono autorizzati a continuare la propria attivita' di raccolta, elaborazione e registrazione dei dati: entro un anno sono chiamati ad adeguarsi al nuovo sistema di rilevazione, costituendosi in Unita' funzionali.
Inoltre, i medici di medicina generale, con i pediatri di libera scelta, partecipano alle attivita' del Registro e sono tenuti a contribuire alla raccolta dei dati relativi a casi accertati o sospetti di tumori, nonche' alla condivisione di terapie che abbiano mostrato la loro efficacia. I Comuni del Lazio collaborano a loro volta alle operazioni svolte dal Registro tumori sui dati sanitari e amministrativi degli ammalati e trasmettono le "schede di morte".
Il Dep e' chiamato a indire, con cadenza trimestrale, riunioni di coordinamento per monitorare costantemente l'andamento della raccolta e della gestione dei dati, al fine di validarli e di redigere dettagliate relazioni sulle attivita' svolte; a supporto del Registro viene poi istituito il Registro dei referti dei servizi di anatomia patologica, che si avvale del supporto di Lait Spa.
Tutti i dati statistici registrati dal Registro tumori saranno quindi pubblicati entro il 31 dicembre di ogni anno su una apposita sezione del portale web regionale. Elaborazioni ed estrazioni di dati statistici sugli ammalati di tumori in riferimento a determinate aree geografiche potranno essere richieste anche da enti pubblici, aziende ospedaliere, universita', amministratori locali, studi medici, ricercatori, cittadini, associazioni di volontariato e/o fondazioni con qualifica di Onlus, con opportuna motivazione.
Il Consiglio regionale, tramite la commissione consiliare competente, esercitera' il controllo sull'attuazione della nuova legge, valutando i risultati ottenuti. A tal fine, la Giunta regionale, a due anni dall'entrata in vigore, presentera' alla Pisana una specifica relazione.
Ancora, la legge approvata prevede l'istituzione di un comitato tecnico-scientifico, con funzioni di indirizzo, controllo degli standard e metodi utilizzati, valutazione di qualita', adesione e linee guida, formazione e aggiornamento. I componenti del comitato opereranno a titolo gratuito.
Per Rodolfo Lena, presidente della commissione Politiche sociali e Salute, "I Registri sono necessari perche' senza di essi in nessuna struttura ospedaliera, pubblica o privata, ci sarebbe l'obbligo di archiviare i dati relativi alla diagnosi e alla cura dei tumori. Se si vuole sorvegliare l'andamento della patologia oncologica occorre quindi che la Regione si assuma il compito di andare a ricercare attivamente le informazioni; le codifichi, le archivi e le renda disponibili per studi, ricerche, campagne di sensibilizzazione. Questi dati sono essenziali per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti piu' efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie".
Per Davide Barillari del M5s "È un giorno storico per i cittadini del Lazio, non solo perche' questa e' la prima legge proposta dal Movimento 5 stelle ad essere approvata dall'Aula ma perche' il testo e' frutto di un lungo lavoro di consultazione sul territorio con cittadini, professionisti e associazioni che almeno da vent'anni chiedevano a gran voce l'istituzione del Registro tumori regionale, a fronte di dati sempre piu' preoccupanti sull'incidenza delle neoplasie sul nostro territorio, specie in alcune aree".
(Com/Rel/Dire)