(DIRE) Roma, 15 mag. - (LZ) SANITÀ. SI APRE NUOVA FASE STORICA BATTAGLIA PER ASSISTENZA E CURE" (DIRE) Roma, 15 mag. - "Ieri abbiamo firmato un decreto che dopo il 1997 riforma l'assistenza e le cure di prevenzione per l'oncologia nella nostra Regione.
Non tutti i programmi del '97 si sono riusciti ad attuare, ci sono stati degli eroi tra gli operatori, i medici e gli ospedali ma noi, proprio perche' stiamo uscendo dal commissariamento, vogliamo aprire una nuova fase storica di questa battaglia proprio fondandoci sulla prevenzione". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a margine dell'inaugurazione del Villaggio della Salute di Race for the cure al Circo Massimo.
In piu', ha sottolineato Zingaretti, "nei nuovi atti aziendali e nei piani operativi che mancavano da anni e' prevista la nuova rete di cura oncologica della mammella. Andremo avanti sulle nuove reti di cura: poco si e' riflettuto in passato su quanto tanti disagi erano anche figli di una destrutturazione del sistema. Il commissariamento ha voluto dire migliaia di posti letto e 8.000 operatori in meno, ma soprattutto una destrutturazione delle reti di cura che stiamo ricostruendo".
Quindi, ha concluso il governatore, "sono contento perche' noi ci siamo sempre stati a Race for the cure, che e' una iniziativa straordinaria, e quest'anno ci siamo piu' di altri anni non solo per dire bravi, ma per dire che al fianco di questa grande iniziativa stiamo costruendo una grande rete per le cure diversa, migliore e finalmente ce l'abbiamo fatta".
Nello specifico con il decreto si garantisce il rispetto degli standard di qualita' dell'offerta di screening attraverso una vera e propria governance unitaria delle Asl, un'azione di governo che si articola a livello regionale e aziendale tenendo conto delle risorse che si possono utilizzare e delle loro professionalita'.
Per la prima volta nel rispetto delle direttive nazionali la Regione Lazio affida ai programmi di screening un ruolo di primaria importanza, poiche' da sempre la prevenzione rappresenta l'arma piu' efficace per la cura delle malattie e incide positivamente sulla salute delle persone.
Si tratta di programmi articolati nei quali le Asl contattano la popolazione e la invitano a entrare in un percorso gratuito di prevenzione che va dal test di screening all'approfondimento diagnostico fino all'eventuale intervento chirurgico.
Il nuovo modello organizzativo dei programmi di screening della Regione Lazio prevede la realizzazione in ciascuna Asl di un centro di coordinamento unico per i tre programmi di screening oncologici che sotto la direzione del coordinatore dei programmi di screening svolga un'azione di programmazione, orientamento, pianificazione e gestione dei percorsi.
Il decreto stabilisce inoltre il ruolo centrale del call center attraverso un numero verde dedicato e prevede la realizzazione di campagne di promozione degli screening. Gli operatori coinvolti nei percorsi avranno l'obbligo di effettuare una formazione annuale per essere sempre aggiornati. In tutte le fasi del percorso ci sara' un monitoraggio costante e una valutazione qualitativa e quantitativa di ogni singolo intervento di screening. I soggetti in fascia di eta' nei programmi di screening devono effettuare i test all'interno dei programmi organizzati nelle Asl di riferimento, un sistema questo che migliora la qualita' delle prestazioni e incide positivamente sull'azione di riduzione delle liste d'attesa.
Accanto alla riorganizzazione dei programmi di screening oncologico il decreto approvato dalla Regione Lazio finalmente mette ordine in un settore nel quale per troppo tempo la sanita' laziale si e' affidata quasi esclusivamente alla professionalita' degli operatori sanitari, ristabilendo la centralita' delle Asl sul territorio e l'importanza che le aziende sanitarie devono avere per i cittadini.
(Mgn/Dire)