(DIRE) Roma, 8 mag. - Martedi' 12, alle 12, presso il Centro Studi Cardello (via del Cardello 24) a Roma, si terra' una conferenza stampa indetta da tutti i sindacati medici, amministrativi e sanitari del Lazio, organizzati in una intersindacale per protestare contro una politica responsabile della malagestione dell'attuale sistema sanitario regionale.
"La Regione Lazio ci prende in giro, adesso basta- si legge in una nota- È giusto che i cittadini sappiano quali sono le vere cause dei gravi disservizi del Sistema Sanitario Regionale che, cosi' com'e', e' uno dei peggiori del Paese. Di chi e' la colpa?". Per questo i responsabili delle organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria - Anpo Ascoti Fials Medici Cimo (Cimo Settore Specifico Co.Si.P.S.- Fassid -Aipac, Aupi, Simet, Sinafo, Snr ) Fedir Sanita', Fesmed e Ugl Medici - incontreranno i giornalisti ai quali illustreranno le criticita' e le priorita' del Ssr del Lazio, sintetizzate in 14 punti: dalla piaga irrisolta del precariato, all'assurdo funzionamento dei Ps-Dea degli ospedali, all'attribuzione di funzione di diagnosi e cura dei non medici, allo smantellamento dei servizi per la prevenzione e la sicurezza alimentare, all'impoverimento della farmaceutica e alla programmazione fallimentare dei laboratori di analisi e dei Servizi di diagnostica per immagine, alla riduzione degli psicologi, alle esternalizzazioni dei servizi.
Le organizzazioni sindacali ricordano di avere proclamato gia' lo sciopero il 13 marzo scorso, ma dopo l'apertura al confronto da parte della Regione Lazio avevano deciso di sospenderlo. "Ora pero'- dicono i dirigenti sindacali- non si puo' piu' tacere: Gli impegni assunti nell'incontro dal responsabile della Cabina di Regia della Regione, Alessio D'Amato, sono rimaste parole, non si sono tradotte in alcuna iniziativa concreta, e non e' piu' accettare tale situazione".
(Com/Mel/Dire)