(DIRE) Bologna, 4 mag. - Non solo eventi, ma un percorso culturale e innovativo per illustrare in modo consapevole e originale la citta' per profili artistici, culturali e scientifici che hanno avuto una valenza indiscutibile, di grande rilievo nazionale ed europeo nella scienza medica. E' questo lo scopo del "Festival della Scienza Medica. La Lunga Vita", che si terra' a Bologna dal 7 al 10 maggio, una manifestazione che vuole dimostrare che "non c'e' cultura se non esiste la memoria e, dunque, il senso del tempo. Gli appuntamenti, innumerevoli esprimono la necessita' di "leggere, attraverso la Medicina, i sistemi di credenza religiosa, la storia e l'epistemologia, il diritto ma anche la letteratura, il teatro, il cinema", insomma, la cultura. Per questa ragione si parlera' delle malattie del presente e del passato, dalle pesta di Boccaccio, all'ebola, la nascita della sifilide e l'influenza Spagnola, l'incontro e il contagio tra pensiero epistemologico-investigativo e l'indagine clinica, lo scontro tra corsia e aule di tribunale nella medicina difensiva.
Tra gli eventi in programma la settimana prossima, quelli dedicati a "Le narrazioni", con la medicina narrativa che riporta al centro della relazione di cura la figura del paziente, "Il gioco della storia" con tre conferenze per un viaggio attraverso le grandi epidemie del passato. E ancora, un gioco didattico per gli studenti delle scuole superiori: una partita di "Pandemic", che aiuta a capire come, senza il coordinamento tra sviluppo del vaccino e contenimento dell'infezione, la malattia prevale.
Imparare giocando. "Lo spettacolo della medicina", riletto tra le pagine della grande letteratura, negli spartiti dell'opera, tra i fotogrammi del cinema.
Non mancheranno gli eventi curiosi, come, giovedi' a San Giorgio in Poggiale, "Le magie della medicina. Dal bezoar di Harry Potter ai preparati dell'omeopatia", o alle 17, al salone del Podesta' "Luigi Galvani Lecture Vivere a lungo: il viaggiatore con due bagagli". Venerdi' alle 18, l'aula Giorgio Prodi ospitera' "Quando la cultura si fa corpo. Medicina e intercultura: la sfida possibile Ivo Quaranta", alle 21, alla Chiesa di santa Cristina "La sposa e l'amante: Scienza e Umanesimo del medico scrittore". Sabato, invece, in sala Re Enzo alle 9.30, "A.D.1900: piu' grande della Grande Guerra...
l'influenza Spagnola", alle 10.30 allo Stabat Mater "Demoni e geni: l'evoluzione dell'idea di malattia" e alle 11, "La lezione di Mondino de' Liuzzi: il conflitto tra libro e corpo, tradizione ed esperienza (passeggiando nel museo e nella Sala Settoria di Anatomia)".
Quanto allo spettacolo, sempre sabato, "Io sgombero, io spazzo gli spedali!", con figure di medici nel melodramma" e per i bambini delle elementari, gli incontri al Teatro anatomico, col gioco didattico che insegna loro come si opera. Tutte le informazioni su http://www.bolognamedicina.it/ (Asa/Dire)