(DIRE) Roma, 30 lug. - "Partendo dall'assunto che la salute e' un diritto e un bene del cittadino, cosi' come recita l'articolo 32 della Costituzione - oltre al fatto che e' una delle misure cardine per definire la civilta' di uno stato e quindi della nostra societa' - vorremmo ribadire al Governo che non sono i cittadini a creare squilibri ma i governatori e i manager che amministrano la salute pubblica. Se il governo Renzi vorra' penalizzare i cittadini sulla gestione allegra dei governatori ci trovera' in prima linea a fare i nome e i cognomi di coloro che sono i veri responsabili degli sprechi e di coloro che non applicano i costi standard nel settore assistenziale. Il governo nazionale, il ministero della Salute e la commissione Affari sociali si devono rendere conto che i nuovi tagli alla sanita' ipotizzati nella spending review di Yoram Gutgeld non sono assolutamente ipotizzabili perche' ci andrebbero a rimettere i cittadini piu' deboli e i malati. Lo diciamo chiaro e tondo anche al ministro Lorenzin che assicura che non saranno tagli lineari ma agli sprechi. Bene. Allora la si smetta di parlare per astratto e si incominci a sanzionare fino a rimuovere dall'incarico i governatori o amministratori della regione che creano o non risolvono gli squilibri. Oltre al fatto che vengano convocate le parti sociali per analizzare l'applicazione dei costi standard e gli sforamenti dei diversi territori e distretti sanitari". Cosi', in una nota, la Fials (Federazione italiana Autonomie Locali e Sanità.
(Comunicati/Dire)