Roma, 30 lug. - Articolo tratto da "Il Messaggero". IL CASO. Decine di minuti di paura l'altra sera nel reparto di maternità dell'ospedale San Camillo. C'è stato un black out, è mancata la corrente elettrica. Può capitare, ma ciò che non dovrebbe succedere è che non funzionino i gruppi elettrogeni che, al contrario di quello che dovrebbe essere la normalità in questi casi, non sono partiti e non hanno sopperito alla mancanza di corrente per il funzionamento delle strumentazioni. Ad esempio, per i macchinari dei neonati in rianimazione l'energia elettrica è stata garantita solo dalle batterie, ma poiché hanno una durata limitata (circa due ore) sono state attivate le procedure di emergenza che, in casi estremi, prevedono anche l'evacuazione del reparto. Per fortuna dopo alcune decine di minuti la corrente è tornata, ma è evidente che l'episodio non può essere sottovalutato perché se si ripetesse potrebbe avere conseguenze molto gravi.
I FATTI. Al San Camillo, per capire cosa fosse successo, è accorso anche il direttore generale dell'Azienda, Antonio D'Urso. Spiega: "In casi di questo tipo vi sono delle procedure da seguire, che prevedono anche l'evacuazione del reparto, ma questo non significa che si stava per attuarle. Per fortuna tutto si è risolto in tempi rapidi e dunque non c'è stata la necessità di trasferire i pazienti". Sul posto è intervenuto anche il responsabile della ditta esterna che deve assicurare il funzionamento dei gruppi elettrogeni, ma ancora non è stato chiarito perché non ci sia stato un avvio contemporaneo al calo di tensione. Racconta un medico dell'ospedale San Camillo che era presente l'altra sera quando c'è stata l'emergenza: "La preoccupazione è stata molto forte, perché abbiamo temuto che le batterie di emergenza, che hanno una durata di un paio di ore, non fossero sufficienti. Il reparto si è trovato improvvisamente al buio, con alcune donne che già erano nelle sale parto. I tecnici inizialmente non riuscivano a capire per quale motivo i gruppi elettrogeni non fossero partiti come dovrebbe avvenire, in automatico, all'interno di una struttura ospedaliera". Subito dopo l'emergenza, per fortuna terminata senza conseguenze, è stato avvertito il direttore generale Antonio D'Urso. "Con la ditta che si occupa del gruppo elettrogeno - conclude - abbiamo tentato di capire cosa abbia causato questo malfunzionamento.
Saranno svolti degli approfondimenti, non deve più accadere".
(Com/Dire)