Roma, 30 lug. - "Rinviato a data da destinarsi l'atteso incontro previsto ieri, per parlare del futuro di tutti i medici e degli altri professionisti che garantiscono la sopravvivenza dei Servizi sanitari con un contratto atipico.
La Regione ha motivato il rinvio a causa delle numerose proposte di modifica pervenute rispetto a una bozza di accordo impresentabile, fatta giungere alle OO.SS., che non prevede alcuna garanzia di mantenimento del livello occupazionale dei colleghi se non una proroga dei contratti fino a dicembre 2016 e una percentuale irrisoria di punteggio nei concorsi futuri.
Confermando tutte le perplessità e la contrarietà della delegazione, Cimo già manifestate dopo l'incontro del 16 luglio non si può che prendere atto della tattica elusiva della Regione Lazio che continua a sfuggire da un serio confronto che parta dalla fine del ricorso a questa tipologia di incarichi, alla riconversione dei contratti atipici esistenti in contratti a tempo determinato e una programmazione di stabilizzazione con tempi certi". Lo scrive in una nota Ernesto Cappellano, coordinatore Cimo - settore Co.Si. P.S. (Coordinamento sindacale professionisti della sanità).
(Com/Dire)