(DIRE) Roma, 21 lug. - "Non sono altro che tagli lineari a discapito delle prestazioni offerte ai cittadini quelli all'interno del maxiemendamento del governo al decreto enti locali, che recepisce l'intesa Stato-Regioni. Il payback per i dispositivi medici e la rinegoziazione dei contratti di fornitura serviranno sulla carta a far quadrare i conti, ma genereranno solo un abbassamento della qualita' delle prestazioni sanitarie e una quantita' di ricorsi legali da parte delle imprese. Governo e Regioni dovrebbero sedersi a un tavolo insieme a tutti gli attori del sistema salute per definire soluzioni sostenibili per il benessere del servizio sanitario e per la tutela della salute dei pazienti". Cosi' il presidente di Assobiomedica, Luigi Boggio, in un messaggio rivolto a governo e Regioni.
"Ci sono margini di risparmio in sanita'- prosegue- che vanno pero' definiti nell'ottica di un rinnovamento delle strutture sanitarie e non di un loro impoverimento. Ribadiamo poi che senza dispositivi medici e diagnostici in vitro all'interno di un ospedale e' impossibile erogare alcun tipo di prestazione sanitaria". Secondo Boggio "sono moltissime le aree di intervento per ottenere risparmi che mettono il paziente al centro e hanno l'obiettivo di rendere il servizio sanitario nazionale efficiente e moderno, anziche' perseguire le logiche dei tagli lineari gia' avviate negli ultimi anni".
Dall'introduzione di percorsi diagnostico-terapeutici per la gestione dei pazienti con specifiche patologie, aggiunge ancora il presidente di Assobiomedica, "come l'insufficienza renale, il Parkinson o il dolore cronico, alla messa a punto di un protocollo nazionale per il trattamento di pazienti con scompenso cardiaco in telemedicina, fino alla razionalizzazione da parte delle aziende sanitarie delle modalita' di acquisto, fornitura e logistica dei dispositivi medici. Sono solo alcune delle soluzioni che Assobiomedica ha presentato in un documento inviato ai presidenti e agli assessori alla Salute di tutte le Regioni, nonche' al ministro della Salute, nel quale vengono prospettati interventi che porterebbero risparmi per oltre 2 miliardi di euro entro il 2016".
Conclude Boggio: "Ci auguriamo che vengano presi in considerazione i numerosi profili di illegittimita' che questa misura contiene e che, oltre a penalizzare pesantemente le imprese, mettono a rischio l'erogazione delle prestazioni sanitarie di cui fino ad aggi i cittadini italiani hanno potuto beneficiare".
(Cds/Dire)