Roma, 16 lug. - Articolo tratto da 'Quotidiano sanità'. "Nelle delibere regionali non sono indicate modalità e tempi di accorpamento dei citati I.R.C.C.S. in un unico Istituto". Ma "l'accorpamento è parte integrante del nuovo Programma Operativo della Regione Lazio". È quanto rileva il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo in risposta all'interrogazione della deputata Paola Binetti (AP) in merito alla fusione fra l'Irccs Lazzaro Spallanzani e l'Irccs I.F.O. (Istituto Regina Elena - Istituto San Gallicano) e soprattutto dei disagi dei medici dell'Ifo che lo scorso 16 marzo hanno proclamato lo stato d'agitazione (LEGGI INTERROGAZIONE COMPLETA).
Il sottosegretario nella sua risposta ha riferito le segnalazioni pervenute dal Commissario Straordinario degli Irccs Ifo che ha segnalato come vi sia stata una "intensa negoziazione" ma che ad oggi "la dotazione Ifo di Unità operative sarà di 21" rispetto alle attuali 39. De Filippo ha anche ricordato come "l'accorpamento fra l'Irccs ½Lazzaro Spallanzani» e l'Irccs ½I.F.O.» (Istituto Regina Elena - Istituto San Gallicano), con l'istituzione di un'unica Direzione Generale, Sanitaria ed Amministrativa, lascia, nel contempo, separate le tre Direzioni Scientifiche, ai fini del mantenimento delle specificità degli stessi (Dermatologia, Oncologia e Infettivologia)".
"Per quanto attiene alle Direzioni Sanitarie - specifica De Filippo - (3 secondo le Organizzazioni Sindacali), la Direzione Sanitaria Aziendale opera sia agli I.F.O. che al ½Lazzaro Spallanzani», mentre la Direzione del ½San Gallicano» è ad esaurimento, ed è operativa solo quella del ½Regina Elena». Quindi, la dotazione attuale è di una sola Direzione Sanitaria Aziendale, e di una Direzione Sanitaria di presidio per tutti e due gli Istituti (½Regina Elena» e ½San Gallicano»), in quanto una è ad esaurimento". Per quanto riguarda i rapporti con i lavoratori De Filippo ha evidenziato come "nel sottolineare la sussistenza di un costante rapporto di interlocuzione con le Autorità regionali, il Commissario Straordinario ha inteso precisare che le problematiche sindacali sono state oggetto di incontro con le Organizzazioni Sindacali, ed è stato avviato il confronto".
Ecco la risposta integrale del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo.
'Il 2 dicembre 2014, il Commissario straordinario degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto pubblico ½I.F.O.» e ½Lazzaro Spallanzani» di Roma ha trasmesso a questo Ministero due provvedimenti distinti ma di identico contenuto, relativi al Regolamento Organizzativo Funzionale ed al piano strategico 2014-2016 dei citati I.R.C.C.S. Tali provvedimenti sono stati trasmessi, per l'approvazione, alla Regione Lazio, ai sensi dell'articolo 11, comma 3, della legge regionale n. 2 del 2006, secondo quanto previsto dalla normativa vigente per gli atti aziendali, richiamando diversi provvedimenti regionali nei quali è previsto, tra l'altro, l'accorpamento fra l'I.R.C.C.S. ½Lazzaro Spallanzani» e l'I.R.C.C.S. ½I.F.O.» (Istituto Regina Elena - Istituto San Gallicano), con l'istituzione di un'unica Direzione Generale, Sanitaria ed Amministrativa, lasciando, nel contempo, separate le tre Direzioni Scientifiche, ai fini del mantenimento delle specificità degli stessi (Dermatologia, Oncologia e Infettivologia). Nelle delibere regionali non sono indicate modalità e tempi di accorpamento dei citati I.R.C.C.S. in un unico Istituto. L'accorpamento è parte integrante del nuovo Programma Operativo della Regione Lazio. In merito ai quesiti contenuti nell'atto ispettivo in esame, il Commissario Straordinario degli I.R.C.C.S. ½Istituto Nazionale Tumori Regina Elena» e ½Istituto Dermatologico San Gallicano», ha segnalato quanto segue. Le Linee Guida sugli atti aziendali emanate dalla Regione Lazio prevedono un numero di Unità Operative Complesse per ciascuna Azienda, per la parte ospedaliera, rapportate al numero dei posti letto in dotazione divisi per il parametro di 17,5. Per specificità o esigenze regionali, la stessa Regione ha previsto una riserva pari al 5 per cento del contingente complessivo da assegnare.
La dotazione di Unità Operative Complesse degli I.F.O. oggi esistente è pari a 39, che con l'applicazione aritmetica del parametro, sarebbero diventate 16. In ragione della specificità degli I.R.C.C.S. e del fatto che le dotazioni dei posti letto in queste strutture sono basse rispetto ai grandi ospedali, è stata formulata una prima proposta di 30 Unità Operative Complesse, non ritenuta dalla Regione accoglibile. Una seconda proposta di 28 Unità Operative Complesse è stata ritenuta anch'essa non accoglibile dalla Regione, con l'invito a ridurre il numero delle strutture stesse. In data 24 febbraio 2015, una nota della Regione ha indicato, quale tetto massimo per gli I.F.O., il numero di 16 Unità Operative Complesse.
Dopo una intensa negoziazione, erano definite 22 Unità Operative Complesse quale dotazione accoglibile da parte della Regione. In data 30 marzo 2015 la Commissione che supporta l'Amministrazione regionale nel processo di valutazione ed approvazione dei piani strategici e degli atti aziendali, ha espresso l'indicazione della soppressione di una ulteriore unità (seconda Oncologia), portando la dotazione degli I.F.O. a 21 Unità. Il Commissario ha contro dedotto, richiedendo alla Regione una riconsiderazione di tale riduzione. Nel sottolineare la sussistenza di un costante rapporto di interlocuzione con le Autorità regionali, il Commissario Straordinario ha inteso precisare che le problematiche sindacali sono state oggetto di incontro con le Organizzazioni Sindacali, ed è stato avviato il confronto.
Per quanto attiene alle Direzioni Sanitarie (3 secondo le Organizzazioni Sindacali), la Direzione Sanitaria Aziendale opera sia agli I.F.O. che al ½Lazzaro Spallanzani», mentre la Direzione del ½San Gallicano» è ad esaurimento, ed è operativa solo quella del ½Regina Elena». Quindi, la dotazione attuale è di una sola Direzione Sanitaria Aziendale, e di una Direzione Sanitaria di presidio per tutti e due gli Istituti (½Regina Elena» e ½San Gallicano»), in quanto una è ad esaurimento. Per l'Istituto ½Lazzaro Spallanzani» non è al momento prevista alcuna struttura di Direzione di presidio, come da indicazione regionale. Per gli I.F.O. e il ½Lazzaro Spallanzani» si prevedono complessivamente, attraverso un Dipartimento tecnico-amministrativo interaziendale, 5 Unità Operative Complesse tra area amministrativa, area tecnica e uffici di staff: una dotazione minima per le esigenze dei due Istituti.
Quanto agli aumenti di stipendio per il Commissario e i vertici, si è trattato dell'adeguamento del compenso per gli Organi aziendali corrispondente alla normativa vigente, senza alcuna discrezionalità. Viene prevista una diffusa presa in carico dei pazienti attraverso i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali e ricorrendo a ½Desease Management Team» come sistema ordinario di funzionamento. Del resto, un Istituto oncologico come il ½Regina Elena», che dovrebbe fare anche sperimentazioni gestionali ed organizzative, ha in fase di avvio una ½Breast Unit». Tali unità sono attive anche in molti piccoli Ospedali italiani.
Queste modalità di presa in carico, particolarmente importanti per i pazienti, sono un nodo centrale del nuovo Atto Aziendale, nel quale si prevede di estendere tale modello anche ad altre patologie. Per quanto attiene alla ricerca, il nuovo Atto Aziendale modifica radicalmente l'assetto tradizionale, creando un Dipartimento della ricerca, ove confluiscono discipline diverse. Tale modalità è valutata particolarmente innovativa ed utile dalla gran parte degli operatori degli Istituti. Per la ricerca, a fine 2014, sono stati inaugurati i nuovi laboratori di ricerca (circa 2.500 mq) presso l'I.F.O., lungamente attesi. Da ultimo, per quanto attiene alla Medicina Nucleare, Ematologia e Dermatologia Oncologica, in seguito all'indicazione regionale di incidere con declassamento delle Strutture prive di Direttore di ruolo, è stato disposto il loro reinquadramento quali Strutture Semplici Dipartimentali.
La replica di Binetti. "Soddisfatta risposta ma auspico atteggiamento diverso nei confronti del personale" "La risposta, pur contenendo elementi di chiarimento in ordine ad una serie di fatti, non coglie tuttavia il clima di ansia nel quale vivono molti lavoratori dell'IFO. Il personale sta subendo delle decisioni che sono state assunte senza conoscere il proprio punto di vista e per finalità non sempre chiare. L'Istituto San Gallicano rappresenta un'eccellenza nel settore della dermatologia, che ha sempre goduto di un'ampia autonomia, la cui specificità rischia di essere annullata. E il declassamento delle strutture di onco-ematologia rappresenta un elemento di sofferenza per le attività di assistenza e di ricerca". In conclusione, Binetti si dichiara "soddisfatta della risposta, auspicando che un mutato atteggiamento nei confronti delle esigenze del personale possa contribuire a mantenere un'assistenza di qualità".
(Com/Dire)