(DIRE) Roma, 7 lug. - "È attraverso un esposto-segnalazione presentato alla Procura Regionale della Corte dei Conti che Cgil Cisl e Uil di Roma e del Lazio accendono un faro su numerosi atti adottati dai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Lazio in aperto contrasto, sia con le disposizioni regionali riguardanti l'istituto della mobilita', che piu' in generale con gli impegni assunti nei confronti del Mef attraverso il Piano di Rientro dal Debito della Sanita'.
Le irregolarita' riscontrate evidenziano un comportamento omogeneo di tutte le Direzioni riguardo al 'modus operandi' messo in atto dalle medesime nello spostamento a destra e a manca dei Dirigenti non Medici all'interno delle aziende Regionali. Il carosello delle posizioni apicali della Dirigenza sembrerebbe essere creato ad arte per consentire ai Direttori Generali da un lato di scegliere secondo i loro personali desiderata, i propri uomini- una sorta di Spoil System all'italiana- scavalcando a pie' pari il Ccnl della Dirigenza, e dall'altro superare il blocco delle assunzioni che opera nella Regione ormai da oltre 7 anni. Infatti sono numerosi i casi in cui, pur in presenza del Decreto Marrazzo che bloccava ogni mobilita' in uscita e in entrata se non accompagnata dalla corrispondente perdita del posto in dotazione organica, si e' ugualmente proceduto a mobilitare il dirigente di turno assegnandogli anche in piu' di qualche caso, responsabilita' complesse e relative indennita', talvolta addirittura ultronee il Ccnl". Cosi' in un comunicato i Segretari Generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Di Cola, Chierchia e Bernardini.
"Naturalmente il posto lasciato libero e' stato poi nuovamente ricoperto da ancora un altro dirigente che a sua volta ha percepito come da normativa le sue indennita' e di conseguenza si ritiene ulteriore danno erariale. Il tutto sarebbe normale in una regione 'normale', ma la Regione Lazio non lo e' perche', purtroppo, e' in regime commissariale ormai dal 2007. L'adozione degli atti Aziendali appena avvenuta, doveva servire a mettere ordine e a garantire risparmi andando a razionalizzare le risorse esistenti creando i presupposti per uscire dal piano di rientro dal debito. I Direttori generali delle Aziende, invece cosi' facendo, si adoperano per l'esatto contrario tornando a creare duplicazioni di spesa. I singoli casi, sempre e piu' volte segnalati alla attenzione dell'Istituzione Regionale ancora oggi non hanno trovato un riscontro concreto. Sembrerebbe come se gli atti che li sostengono, ancorche' privi della legittimazione necessaria, fossero parte di un disegno piu' complessivo sovrastante pregiudizievole pero' di una corretta e sana gestione della Sanita' laziale. A questo punto non resta che attendere la pronuncia della Procura per capire se oltre all'abuso ci troviamo di fronte ad un danno erariale", concludono i Segretari Generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Di Cola, Chierchia e Bernardini.
(Comunicati/Dire)