(DIRE) Roma, 26 giu. - "La Regione Lazio, nonostante il Piano di rientro e il commissariamento, ha aperto una nuova strada sul fronte della fecondazione assistita per tante coppie fertili portatrici di patologie genetiche. Con l'ulteriore buona notizia costituita dal fatto che il Sistema sanitario regionale fara' certamente da calmiere rispetto ai costi molto elevati della diagnosi genetica preimpianto, visto che e' stata ancora una volta una struttura pubblica, l'unita' operativa di fisiopatologia della riproduzione del centro Sant'Anna, a prendere in carico la coppia, che aveva precedentemente fatto ricorso alla Corte Costituzionale'. Come previsto dalla sentenza della Consulta, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 5 giugno scorso, e' stato necessario solamente portare il certificato di un medico che attestava il rischio di una interruzione di gravidanza. 'Come istituzione non possiamo che supportare questi esempi di eccellenza nati in senso a una nostra Asl, grazie ad investimenti strategici e alla valorizzazione delle professionalita'. Mai piu' costi esorbitanti, mai piu' viaggi della speranza all'estero". Cosi' in un comunicato Rodolfo Lena (Pd), presidente della commissione regionale Politiche sociali e Salute.
(Comunicati/Dire)