(DIRE) Roma, 29 gen. - Cresce in Italia l'impatto socio-economico delle malattie reumatiche. Sono 371.586 i pazienti esentati in 150 Asl distribuite nelle singole regioni del Paese (pari allo 0,6% della popolazione italiana), il 68% e' donna e oltre la meta' del campione e' in eta' lavorativa, tra i 45 e i 65 anni. E ancora: le malattie reumatiche rappresentano la prima causa di invalidita' temporanea e la seconda di invalidita' permanente: il 27% delle pensioni di invalidita', infatti, e' attribuibile a queste patologie. Ogni paziente non adeguatamente trattato perde in media 12 ore di lavoro settimanale e 216 euro per la ridotta efficienza: quattro pazienti su dieci, quindi, sono costretti a cambiare o a rinunciare al lavoro. Sono alcuni dei dati emersi dal primo report sull'incidenza delle esenzioni da ticket per patologie reumatiche in Italia, condotto da Amrer (Associazione malati reumatici - Emilia Romagna) e presentato oggi a Roma presso la biblioteca 'Giovanni Spadolini' del Senato. Hanno preso parte alla conferenza stampa, tra gli altri: Vito De Filippo, sottosegretario al ministero della Salute; Guerrina Filippi, presidente Amrer onlus; Massimo Annicchiarico, direttore sanitario Ausl di Bologna; Lorenzo Mantovani, docente di farmaco-economia presso l'Universita' degli Studi di Napoli Federico II.
"Per quella che e' la mia esperienza- ha detto il sottosegretario De Filippo- in sanita' a mancare non sono i dati, piuttosto una somma di dati. A nome del ministero della Salute, allora, voglio ringraziare Amrer per questo report, perche' ci ha offerto un importante quadro che riguarda un particolare segmento della sanita' pubblica". Secondo De Filippo i dati offerti dall'indagine servono poi "a dare una risposta piu' adeguata al bisogno di salute", mentre particolare importanza riveste per il sottosegretario la rete, perche' "soprattutto se strutturata bene sul territorio, ha una possibilita' di allertamento piu' puntuale".
Rappresentare il dato numerico delle malattie reumatiche- ha sottolineato quindi il presidente Guerrini- "e' stata la prima esigenza che Amrer si e' posta quando ci siamo trovati a confrontarci con l'amministrazione pubblica. Per fare proposte e richieste, infatti, era necessario avere a disposizione uno scenario chiaro della situazione che palesasse il bisogno, i confini e il peso di cui la nostra associazione si faceva portavoce". Un'analisi dei dati complessivi fa emergere che il 41,6% (154.610 esenzioni ticket) delle esenzioni rilasciate e' per artrite reumatoide, seconda significativa patologia e' la psoriasi nelle sue varie forme con il 31,8% (118.245 esenzioni ticket), mentre patologie di minore prevalenza numerica ma altrettanto severe come la sclerosi sistemica progressiva e il lupus eritematoso sistemico (Les), rappresentano globalmente il 12,8%.
Intanto in Emilia Romagna i dati dell'indagine nazionale Amrer sono stati gia' elaborati e utilizzati per la definizione e attivazione della 'Rete reumatologica metropolitana' del territorio bolognese. "Abbiamo iniziato a lavorare a un tavolo aperto a tutti i reumatologi- ha spiegato il direttore sanitario Annicchiarico- ad Amrer e alle tre aziende sanitarie del territorio per costruire insieme un sistema-cittadino, e predisponendo quello che poteva essere il percorso ideale di un paziente con sintomi sospetti, vale a dire 'chi fa cosa dove', abbiamo messo in rete i reumatologi e incluso i medici di medicina generale".
L'indagine nazionale condotta da Amrer rappresenta dunque una base con dati numerici sui quali analizzare bisogni, organizzare percorsi assistenziali adeguati, e portare vantaggi economici al servizio sanitario nazionale. "Attuare percorsi assistenziali standard- ha sottolineato il professor Mantovani- porterebbe ad una migliore razionalizzazione dei servizi e ad un recupero di efficienza: spesso, infatti, questo processo porta anche ad identificare dei bisogni assistenziali non soddisfatti e la cui soddisfazione puo' far aumentare i costi, anche in misura maggiore rispetto ai risparmi generati dal recupero di efficienza in piu'. D'altra parte la qualita' costa".
Altro dato interessante emerso dal report, infine, e' il numero di bambini e ragazzi sotto i 18 anni di eta' con esenzioni-ticket, l'1% del campione (5.670). Un numero enorme, hanno fatto sapere nel corso della conferenza stampa, "considerato che oltre 4.200 bambini censiti sono affetti da artrite reumatoide, esenzione che, nonostante le esigenze dei piccoli siano molto diverse, mutua dagli adulti le stesse modalita' di gestione di malattia e di approccio farmacologico".
(Cds/ Dire)