(DIRE) Roma, 21 gen. - "Prendiamo atto con viva preoccupazione dell'assenza di disposizioni in merito alla rete formativa territoriale per la medicina generale e non comprendiamo per quale ragione le stesse attivita' professionalizzanti non siano previste per i medici del corso di formazione specifica in medicina generale". Cosi' in una nota la Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia).
Se cio' fosse confermato, per i medici di famiglia questo rappresenterebbe "oltre che l'ennesima prova della scarsa considerazione riservata ai professionisti del territorio- fanno sapere- anche una palese violazione della legge 189/2012 (art.1 comma 5), che invece prevede 'ai fini della formazione specifica in medicina generale, l'attivita' remunerata svolta dai medici in formazione presso i servizi dell'azienda sanitaria e della medicina convenzionata'".
È dunque convinzione della Fimmg che "i medici di medicina generale in formazione debbano svolgere attivita' formative professionalizzanti nelle strutture del territorio, che rappresentano la realta' assistenziale nella quale svolgeranno la loro futura attivita' professionale". Ed e' per questo che la Federazione dei medici di famiglia attende dal tavolo politico "una risposta risolutiva. In caso contrario, non esiteremo ad opporci a tale omissione presso le opportune sedi istituzionali (e politiche) con tutti gli strumenti- conclude- che le leggi (e la democrazia) mettono a nostra disposizione".
(Com/Cds/ Dire)