(DIRE) Roma, 13 gen. - Giuseppe Profiti lascia il Bambino Gesu' dopo 7 anni. Il presidente dell'Ospedale Pediatrico della Santa Sede ha consegnato le proprie dimissioni al cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, secondo quanto precedentemente concordato. Alla guida dell'Ospedale dal 2008, Profiti era stato riconfermato recentemente nel suo incarico per altri 3 anni, fino al termine del 2016. Le dimissioni decorreranno a partire dal 1 aprile 2015.
"Sono estremamente soddisfatto del lavoro fatto in questi anni- ha detto il presidente Profiti- che ci ha portato a raggiungere risultati straordinari, per i quali va dato merito a tutto il personale dell'Ospedale, eccezionale per umanita', dedizione e professionalita'. La mia profonda gratitudine va al cardinale Tarcisio Bertone, che mi ha voluto qui 7 anni fa, e al cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, che ha voluto riconfermarmi lo scorso marzo. Oggi sento che i tempi sono maturi per nuove importanti sfide, per me personalmente ma soprattutto per questo ospedale che ho avuto l'onore e il privilegio di dirigere".
Profiti, 53 anni, docente di Contabilita' dello Stato e degli Enti Pubblici all'Universita' di Genova, Giuseppe Profiti e' presidente del Bambino Gesu' dal gennaio 2008. In questi anni l'ospedale ha aumentato il numero e la complessita' degli interventi e ha sviluppato nuove attivita' di ricerca, affermandosi come il piu' grande Policlinico e Centro di ricerca pediatrico in Europa. Alle sedi storiche del Gianicolo, Palidoro e Santa Marinella, si sono aggiunti la nuova sede di San Paolo e i nuovi centri pediatrici regionali in Sicilia (Taormina), Basilicata (Potenza) e Calabria (Catanzaro). Alla crescita in Italia si e' affiancato il consolidamento delle sedi estere in Cambogia, Vietnam e Tanzania, e l'attivazione delle iniziative umanitarie nelle zone di crisi, dalla Siria ad Haiti.
I risultati: - RICERCA Sul piano della ricerca, l'Ospedale e' passato dall'11esimo posto del 2008 tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico in Italia (Irccs), al quinto posto del 2013: il primo tra gli Ospedali pediatrici. La produzione scientifica e' quasi triplicata, portando l'Impact Factor da 847 a 2184 (dato del 2014). Il costo per punto di Impact Factor si e' ridotto di due terzi. I finanziamenti pubblici sono diminuiti del 10%, mentre sono aumentati i finanziamenti privati di oltre il 50%. A ottobre dello scorso anno e' stato inaugurato, nella sede di San Paolo Fuori le Mura, i nuovi laboratori di ricerca, tra i piu' grandi d'Europa a livello pediatrico. Cinquemila metri quadrati con le piu' moderne tecnologie per le indagini genetiche e cellulari, con all'interno un'Officina Farmaceutica (Cell Factory) per la produzione di terapie avanzate.
- PIANO CLINICO Il Bambino Gesu' e' oggi l'unico polo europeo in grado di rispondere a tutte le esigenze trapiantologiche in eta' pediatrica. Dal 2008 al 2013 sono stati realizzati oltre 1500 trapianti, di cui 324 nell'ultimo anno (+125% rispetto al 2007). A fronte della riduzione di circa 100 posti letti in 7 anni, il numero di ricoveri ordinari e' rimasto pressoche' stabile (27.000), mentre la complessita' della casistica e' aumentata di circa il 30%, a dimostrazione della migliorata capacita' di gestione e dello sviluppo dell'attivita' chirurgica ambulatoriale (+169% di incremento solo nell'ultimo anno). Le prestazioni ambulatoriali sono passate da 930.00 a oltre 1.400.000 (+52%). Gli accessi al Pronto Soccorso sono aumentati da 53.000 a 72.000. Con l'aiuto prezioso di enti, associazioni e istituzioni alberghiere, l'Ospedale ha sviluppato una rete di assistenza per le famiglie dei piccoli pazienti ricoverati in grado di fornire accoglienza alloggiativa per oltre 100mila notti ogni anno. Le famiglie alloggiate sono state 1500 nel 2008, 4500 nel 2014.
- LA SOSTENIBILITA' ECONOMICA L'Ospedale Bambino Gesu' ha realizzato nel 2013 il suo primo bilancio sociale, illustrando pubblicamente l'andamento dei suoi dati contabili. Il dato piu' significativo per rappresentare l'efficienza del sistema riguarda il margine operativo lordo (Ebitda), passato da un passivo di 8,2 milioni nel 2008 a un attivo di 8,6milioni nel 2014. Il patrimonio dell'Ospedale in tecnologie e infrastrutture e' cresciuto negli stessi anni del 30%. Sul piano della gestione e del rapporto con le Istituzioni, importante il lavoro fatto sull'appropriatezza del cure che ha consentito di ridurre gli "abbattimenti" di oltre il 30%, risparmiando risorse importanti.
(Com/Mel/ Dire)