(DIRE) Roma, 18 feb. - Una procedura mininvasiva innovativa per il trattamento della vescica neurogena e' stata eseguita per la prima volta in Europa dai chirurghi dell'ospedale Pediatrico Bambino Gesu' su un bambino di 12 anni. La vescica neurogena e' una disfunzione del meccanismo di riempimento-svuotamento della vescica, che puo' essere presente in diverse condizioni patologiche quali la spina bifida, malformazioni e traumi del midollo, malattie rare e sindromi cromosomiche, paralisi cerebrali infantili.
Piu' in generale, i disturbi della minzione (che vanno dall'incontinenza alla ritenzione urinaria: e cioe' all'incapacita' della vescica di svuotarsi) sono una condizione patologica presente non solo negli adulti, ma anche in eta' pediatrica. I dati statistici riportano una incidenza media del 6% nei bambini sotto i 7 anni e del 3,5% in quelli di eta' compresa tra i 7 e i 18 anni. Le cause possono essere funzionali, malformative o neurologiche: come in questo caso. La spina bifida e' la causa piu' frequente di vescica neurogena in eta' pediatrica con ogni anno 360 nuovi casi, che si vanno ad aggiungere alla popolazione esistente che puo' essere stimata in circa 6.000 persone.
La mancata capacita' di svuotamento della vescica viene trattata normalmente con il ricorso al cateterismo intermittente, vale a dire lo svuotamento ripetuto della vescica attraverso un catetere inserito nell'uretra. In alcuni casi tuttavia (malformazioni, dolore, traumi) e' necessario trovare una via diversa da quella naturale per inserire il catetere. La soluzione e' la creazione di un condotto tra la cute dell'addome e la vescica utilizzando l'appendice (appendicovescicostomia) al fine di permetterne lo svuotamento.
Questo genere di intervento e' sempre stato eseguito per via chirurgica tradizionale, cioe' in modo invasivo e, di conseguenza, doloroso per il taglio chirurgico del bisturi di almeno 10 cm. Presso la struttura di Neuro-urologia del Bambino Gesu', recentemente questo intervento e' stato effettuato con successo per la prima volta a livello europeo per via mininvasiva-laparoscopica, cioe' attraverso 4 piccoli fori di pochi millimetri: il decorso post operatorio e' stato rapido, privo di complicanze e di dolore e, a distanza di alcuni mesi, e' confermata l'ottima riuscita dell'intervento.
La struttura di Neuro-urologia del Bambino Gesu', punto di riferimento per il trattamento dei disturbi della continenza urinaria, esegue ogni anni circa 200 interventi su bambini e adolescenti con problematiche di vescica neurogena: "Il nostro obiettivo- spiega Giovanni Mosiello, responsabile della Neuro-urologia del Bambino Gesu'- e' quello di preservare la funzione renale , ma anche di migliorare la qualita' di vita delle persone utilizzando procedure sempre piu' innovative, mininvasive e quindi meno dolorose per il trattamento della loro disabilita'".
(Com/Mel/ Dire)