(DIRE) Roma, 12 feb. - Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati tra i 175 e i 250mila nuovi casi di cancro infantile, una stima al ribasso a causa della mancanza di registri dei tumori in molti Paesi. Il 90% dei bambini che si ammala vive in Paesi a basso e medio sviluppo in cui barriere economiche, sociali e culturali impediscono loro di accedere a cure e trattamenti efficaci.
Nonostante poi piu' del 70% dei tumori infantili sia curabile, i tassi di sopravvivenza nei Paesi piu' poveri sono bassissimi: tra il 10 e il 40% (in occidente sono il 75-85%). Il prossimo 15 febbraio, in occasione della XIII Giornata internazionale contro il cancro infantile, l'organizzazione umanitaria 'Soleterre' promuove in Italia la campagna internazionale #Actnow lanciata da Childhood cancer international per chiedere le migliori cure per tutti i bambini nel mondo, ovunque siano nati.
"L'unico approccio possibile alla lotta contro il cancro- dice Damiano Rizzi, presidente di 'Soleterre'- e' quello della salvaguardia di un diritto umano. Quello che succede nei Paesi in via di sviluppo, dove i tassi di sopravvivenza dei bambini malati di cancro sono bassissimi, e' indice di diseguaglianza e iniquita' sociale inammissibili. Il lavoro di Ong come la nostra deve essere necessariamente rafforzato da un tempestivo e convinto impegno dei governi affinche' inseriscano nei loro programmi di sanita' pubblica piani efficaci per il controllo e la cura del cancro".
Secondo Cristina Cornelli, responsabile programma salute di 'Soleterre', per incidere sulla salute e sul cancro infantile "dobbiamo obbligatoriamente riprendere il concetto di copertura sanitaria universale. Per questo chiediamo che i governi, attraverso le istituzioni internazionali, inseriscano la copertura sanitaria universale nelle agende post 2015, termine degli attuali obiettivi del millennio".
'Soleterre' e' attiva dal 2008 con un programma internazionale per l'oncologia pediatrica in Ucraina, Marocco, Costa d'Avorio, India e Italia. Fornisce cure e sostegno a oltre 8mila bambini malati di cancro e alle loro famiglie.
(Cds/ Dire)