(DIRE) Roma, 12 feb. - Da tempo riconosciuta come 'malattia sociale', il Who (World health organization, Organizzazione mondiale della salute) indica l'epilessia come una delle malattie neurologiche croniche piu' diffuse al mondo, con oltre 50 milioni di persone coinvolte, che colpisce uomini e donne senza distinzione di sesso, appartenenza geografica o eta'. Per questo il 2 febbraio scorso, in occasione della 68ma Assemblea mondiale della salute, il Who ha inserito l'epilessia tra gli obiettivi prioritari contenuti nel piano d'azione 2013-2020. Intanto la Lice (Lega italiana contro l'epilessia) fa sapere che "l'Italia ha rivestito un ruolo importante in tale risultato, sia perche' ha rilasciato una dichiarazione formale attraverso il ministro della Salute, sia perche' vede un suo connazionale, Emilio Perucca, alla guida dell'Ilae, la piu' importante organizzazione scientifica mondiale che si occupa di epilessia".
L'epilessia e' una malattia neurologica che si manifesta sotto forma di disturbi improvvisi e transitori, le cosiddette 'crisi', che dipendono sostanzialmente da un'alterazione della funzionalita' dei neuroni. Esistono crisi di entita' e gravita' differenti, anche se la forma piu' conosciuta di crisi e' quella cosiddetta 'convulsiva', in cui si ha la caduta a terra e la perdita totale della coscienza. Altri tipi di crisi sono meno eclatanti, ma anche piu' numerose, e possono anche passare inosservate. Molteplici, infine, le cause: dai fattori genetici alle lesioni vere e proprie del cervello (esiti di traumi, tumori, ictus, eccetera).
(Cds/ Dire)