(DIRE) Roma, 10 feb. - "Bisogna fermare 'il cimitero del mare' con una legge dell'immigrazione europea, mediante accordi bilaterali ed una Casa della salute internazionale per affrontare le emergenze sanitarie e le cure delle patologie piu' emergenti". Lo dice Foad Aodi, presidente dell'Amsi, Associazione dei medici di origine straniera in Italia, a seguito dell'ennesima tragedia avvenuta in mare.
"Ancora una volta a morire sono stati gli immigrati che sono due volte vittime, dello sfruttamento che subiscono dai trafficanti di esseri umani, e del mare, ormai divenuto un cimitero a cielo aperto", continua Aodi, e per questo "non si puo' andare avanti contando i morti ogni giorno, bisogna porre soluzioni adeguate e combattere l'immigrazione irregolare.
Occorre definire il principio dei diritti e doveri, e di diritti umani tramite una legge europea per l'immigrazione basata sull'immigrazione programma, qualificata e sulla tutela del diritto alla salute".
Il presidente Amsi spiega che l'associazione "si impegna da anni a favore della buona immigrazione", e "se non si interviene immediatamente, in modo concreto e determinato nella gestione del fenomeno-immigrazione, il rischio e' che saltino tutti gli equilibri nazionali ed internazionali".
Aodi conclude esprimendo "sofferenza per le vittime e rabbia e l'indegnazione per i politicanti che strumentalizzano la pelle e la morti degli immigrati come ormai fa' Salvini tutti i giorni".
(Com/Wel/ Dire)