(DIRE) Roma, 9 feb. - "La proposta di aggiornamento degli attuali Lea, prevista nel patto per la Salute 2014/2016 e oggi in discussione tra Governo e Conferenza delle Regioni, e' stata costruita 'quasi fosse un segreto', senza quel confronto anche con le forze sociali (sindacato confederale e associazioni dei cittadini utenti) che aveva caratterizzato positivamente il percorso del 2008. Bisogna cambiare metodo: se si vogliono rendere effettivi ed esigibili i Lea ai cittadini, Governo e Regioni devono aprirsi al confronto e alla partecipazione democratica". Cosi' la Cgil, sulla proposta di aggiornamento dei Lea, prosegue la sua campagna di mobilitazione 'Salviamo la Salute. Attraversa l'Italia: settembre 2014-giugno 2015'.
Secondo la Cgil il contesto rispetto al 2008 "e' molto cambiato: la lunga crisi economica e sociale- spiega- aggravata da insensate politiche di austerity, che hanno tagliato il finanziamento alla sanita' (30 miliardi) e ai servizi del welfare socio assistenziale, ha messo in discussione la garanzia dei Lea, soprattutto in alcune regioni, come ha denunciato a fine anno 2014 la Corte dei Conti. Se non si mette in sicurezza il finanziamento del Ssn, allora, l'aggiornamento dei Lea proposto rischia di essere un buon provvedimento ma velleitario".
Cosi', prosegue il sindacato, per l'aggiornamento dei Lea "e' del tutto incerta la 'copertura finanziaria': la relazione del ministero della Salute la quantifica in 415 milioni di euro, che andrebbero a gravare sul finanziamento esistente, gia' pesantemente ridotto per effetto dell'ultima Legge di Stabilita'. E la polemica tra il ministro della Salute Lorenzin e il presidente della conferenza delle Regioni Chiamparino conferma questa incertezza. In ogni caso l'aggiornamento non basta, dovra' essere completato con gli strumenti adeguati a favorire l'uniformita' nella diffusione dei Lea in tutto il Paese e la loro reale esigibilita'".
Per applicare e rendere esigibili i Lea, spiega ancora la Cgil, servono "con le dovute flessibilita' per adattarli ai diversi contesti locali, indicatori di risultato, di offerta e standard organizzativi di riferimento (dei servizi, del personale, target di utenza % su popolazione, ecc.). In particolare il fabbisogno del personale adeguato. Gli indicatori e gi standard esistenti, infatti, sono del tutto parziali (e ancora concentrati sull'ospedale), pur con i miglioramenti introdotti dalla cosiddetta 'griglia Lea'. Inoltre, l'effettiva garanzia dei Lea e' strettamente legata alle liste di attesa.
Infine, occorre definire una relazione chiara tra prestazioni e diritti, come prevede la Costituzione, compreso l'esercizio dei poteri dello Stato, anche sostitutivi, per rimediare- conclude- quella frantumazione del Ssn che ha prodotto venti differenti sistemi regionali".
(Com/Cds/ Dire)