(DIRE) Roma, 9 feb. - "Le misure sulle farmacie contenute nel ddl Concorrenza del ministro Guidi? Hanno senso soltanto se il Governo Renzi ha l'obiettivo di demolire il servizio farmaceutico italiano, per motivi del tutto incomprensibili, almeno in termini di tutela della salute dei cittadini. Sono invece spiegabili, quei motivi, se l'attacco alle farmacie non e' altro che il modo per spalancare la distribuzione del farmaco alla voglia di business di tutti coloro- e sono molti-ßche da anni non chiedono altro che di fare affari con le medicine". Lo dice Franco Caprino, presidente Federfarma Roma, e parla di una "norma assolutamente inutile e controproducente". L'effetto, spiega, "avrebbe come immediata conseguenza, soprattutto nei comuni medio-piccoli, quella di indebolire fino alla distruzione un servizio capillare e puntuale come quello farmaceutico, che non a caso riceve da anni il gradimento di oltre il 90% dei cittadini".
Inoltre, prosegue il presidente Federfarma Roma, "aumentare indiscriminatamente il numero di farmacie", renderebbe "di fatto inutili le norma sulla pianificazione territoriale degli esercizi", fissate in "una farmacia ogni 3300 abitanti, anche se poi in realta', con il calcolo dei resti dei residenti, laßmedia effettiva si attesta a 2850 abitanti per farmacia".
Per questo, "siamo fiduciosi che il Governo non voglia veramente distruggere quel servizio farmaceutico che rappresenta un punto fermo della nostra assistenza sanitaria", conclude Caprino.
(Com/Wel/ Dire)